Valle Caudina: un neonato di cinque giorni tra le persone bloccata dalla neve al Mafariello

Redazione
Valle Caudina: un neonato di cinque giorni tra le persone bloccata dalla neve al Mafariello
Valle Caudina: un neonato di cinque giorni tra le persone bloccata dalla neve al Mafariello

Valle Caudina: un neonato di cinque giorni tra le persone bloccata dalla neve al Mafariello.  Sapevano di dover mettere in salvo tanti bambini. Le chiamate di aiuto risultavano chiarissime. Circa venti auto, tutte con nuclei familiari a bordo, erano rimaste bloccate lungo la strada che conduce al Mafariello.

Quando carabinieri e volontari hanno raggiunto il luogo dove le auto risultavano bloccate, avevano già preventivato di mettere in salvo prima i bimbi, poi le donne e alla fine gli uomini.

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Si tratta delle più classiche nozioni di salvataggio. Senza contare che, in questo particolare caso, alle mamme ed ai papà, un po’ di freddo avrebbe schiarito loro le idee,

Non si sfida la montagna

Non si sale in montagna quando le condizioni meteo promettono nevicate anche a bassa quota. Per guidare sulle neve fresca bisogna essere attrezzati e bravi.

La montagna non è un parco gioco. Chi la conosce bene, la teme e la rispetta. Non la sfida come hanno fatto oggi queste persone, mettendo a repentaglio anche le vite dei loro figlio.

A quanto pare, però, al peggio non c’è mai fine. Quando si crede di aver toccato il fondo si può precipitare ancora più giù, rotolare all’infinito.

Un neonato tra la neve

Appena raggiunte le auto, infatti, i soccorritori hanno compreso che il primo a dover essere messo in salvo era un neonato. Si avete capito bene, in montagna si trovava anche un neonato che ha soli cinque giorni di vita.

Una vicenda che si commenta da sola. I carabinieri ed i volontari hanno avvolto il piccolino nelle coperte e lo hanno messo in salvo, il primo che è stato portato a valle.

Il neonato sta bene, forse, non si è neanche accorto di quello che stava avvenendo anche perché è rimasto al caldo in auto.

Ma questo rischio inutile lo si poteva evitare. Non pensiamo che a pochi giorni di vita possa godersi lo spettacolo della coltre bianca. Per lui ci sarà tempo e gli auguriamo di trascorrere mille e poi mille settimane bianche. Magari di trascorrere in sicurezza, nella massima sicurezza.