Venti anni del Parco del Partenio ma non c’è nulla da festeggiare

Redazione
Venti anni del Parco del Partenio ma non c’è nulla da festeggiare
Due escursionisti 30enni si perdono sul Partenio, ricerche in atto da ieri sera

Venti anni del Parco del Partenio ma non c’è nulla da festeggiare. Con un comunicato stampa, l’ineffabile presidente Franco Iovino, ci fa sapere che sono in corso i festeggiamenti per celebrare i venti anni del Parco Regionale del Partenio.

Il vero Partenio escluso

Come sempre, il vero Partenio, il nocciolo duro che contiene le vette più alte, il massimo concentrato di biodiversità e di bellezze mozzafiato che altri ci invidierebbero, viene escluso. Tranne la festa dell’albero a San Martino, non si ha traccia di Rotondi, Cervinara e Pannarano.

Ma a questo siamo abituati. Iovino  del Partenio, quando fu nominato cinque anni, conosceva poco e non sembra aver esplorato più di tanto. L’esclusione non ci meraviglia perché fa parte di un modo di fare che ha ridotto il parco regionale più esteso della Campania a pochissimi paesi

Ma tralasciamo pure questo aspetto e andiamo avanti. Il ventesimo compleanno dovrebbe servire per presentare una sorta di bilancio e cosa più importante una prospettiva, una visione per il futuro.

Non si ha traccia di entrambe le cose. Certo, però, il presidente Iovino, in questi ultimi mesi, sta mostrando un interesse mediatico e ad apparire molto forte. Del resto, il suo mandato è in scadenza e, certamente, vuole una conferma.

Tutto questo mentre il dirimpettaio Parco del Taburno-Camposauro sta diventando un vero e proprio punto di riferimento per lo sviluppo agricolo e turistico dei comuni che ne fanno parte. E tutto questo, mentre il nostro Partenio, che di Parco ed area protetta ha solo il nome, continua ad essere esposto a mille attacchi.

La denuncia di Renna

Solo domenica scorsa, ad esempio, una persona pacata e serena come Flaviano Renna vice presidente della Proloco Angelo Renna di Cervinara e grande appassionato della montagna, ha denunciato come le scorribande di moto deturpino in modo feroce il territorio.

Una volta, una volta sola avremmo voluto sentire Iovino denunciare e difendere il territorio. Venti anni si possono dividere in due decenni e quattro lustri. L’ultimo lustro per il parco del Partenio è solo da dimenticare. Altro che festeggiamenti.

P. V.