Airc: Eccellenze Campane, i vip diventano cuochi per una sera

Redazione
Airc: Eccellenze Campane, i vip diventano cuochi per una sera

Eccellenze Campane ancora una volta per la solidarietà, l’altra sera un evento di beneficenza a favore dell’AIRC (Associazione italiana ricerca sul cancro) ha visto in fila tante persone a dare il proprio contributo. Una serata di show cooking i cui protagonisti sono stati vip partenopei ed il Patron di eccellenze campane Paolo Scudieri. Tanti assaggini e una deliziosa cena nel noto complesso destinato alla somministrazione e alla vendita di prodotti agro-alimentari di eccellenza, che ha visto per una sera noti professionisti e attori diventare ottimi chef.
A far parte dello staff c’era anche l’architetto Maurizio Martiniello ideatore di Napoli Moda Design, la kermesse alla sua prima edizione lo scorso maggio e che, incentrata sul connubio moda e design, ha visto la valorizzazione dei vari settori attraverso il percorso di esposizioni nel “Chiaia district” il quartiere della città e di riferimento per lo shopping di alta gamma.
Questa volta lo abbiamo scoperto componente della brigata di cucina insieme con l’artista Sergio Fermariello, Alessandro Lukacs, l’odontoiatra del grande fratello, l’attrice Giovanna Rei, la scenografa Elena Longo, il gallerista Paolo Bowinkel, il couturier Nino Lettieri, Gabriella deLeuze, la lucky lady panamense, il professor Mimmo Spena, il manager Riccardo Monti, l’imprenditore Alfredo Barone Lumaga e tanti vip. Eccellenze da eccellenze quindi, una gara tra chef eccellenti per un menu ispirato alla tradizione borbonica. Una giuria di noti gourmandes scelti nel mondo dell’imprenditoria e informazione come Alessandra Rubinacci e Anna Paola Merone, presieduta dall’ex procuratore di Napoli Giandomenico Lepore, ha valutato la presentazione ed il gusto dei piatti. Soddisfatte le organizzatrici Carla Travierso e Francesca Frendo per la riuscita della serata che presentata da Gianni Simioli ha regalato sorrisi, musica e gusto.
Parmigiana di melanzane, paccheri al peperoncino verde, sartù di riso e pastiera con gelato sono state le specialità preparate dagli chef che nella vita tutto fanno tranne che cucinare.
Il volontariato visto in questa ottica non applica la filosofia del consumismo, che impone desideri crescenti da realizzare o necessità di maggiori guadagni e di continue accumulazioni, si sofferma quindi a cogliere la vera essenza della vita che non è nel materialismo delle cose ma nella gioia di donare il proprio tempo, impegno e capacità per rendere migliore l’esistenza di chi è meno fortunato.
Una sorta di epidemia a contrariis, di contagio virale degli effetti benefici con l’idea di accendere i riflettori sul fondamentale concime per la società.

Brigida Abate