Cervinara: 24 anni di reclusione a Giovanni Limata e Elena Gioia

Redazione
Cervinara: 24 anni di reclusione a Giovanni Limata e Elena Gioia
Valle Caudina: cassiera accusata di furto, assolta perchè il fatto non sussiste

Cervinara: 24 anni di reclusione a Giovanni Limata e Elena Gioia. 24 anni di reclusione, questa la condanna inflitta ad entrambi gli imputati.  Giovanni Limata ed Elena Gioia  sono accumunati anche dalla stessa pena inflitta dal tribunale di Avellino.

L’omicidio di Aldo Gioia

Entrambi erano alla sbarra perché accusati dell’omicidio del padre di Elena, Aldo Gioia, avvenuta ad Avellino la sera del 21 aprile del 2021 con ben quindici coltellate. Il tribunale ha, quindi, accolto le richiesta del Pubblico Ministero Vincenzo Russo che, nella udienza precedente a quella di oggi, aveva invitato a condannare entrambi con 24 anni di carcere.

Oggi, prima della sentenza. la parola è passata ai difensori. L’avvocato Livia Rossi difendeva Elena Gioia ed ha concluso la discussione affermando “ritengo sussistente le circostanze attenuanti, anche quelle generiche, non deve essere considerata la premeditazione, abbiamo chiesto il riconoscimento di un vizio di mente, la concessione della diminuente del rito abbreviato richiesto inizialmente con la notifica del decreto del giudizio immediato. Io non posso non affidarvi la mia assistita. La pena è anche possibilità di recupero. Una sentenza non deve essere esemplare, ma giusta. Va escluso l’ergastolo.

L’avvocato Rolando Iorio che difendeva Giovanni Limata,  dopo aver messo in luce le patologie di cui è affetto il suo assistito ha chiesto, al termine dell’arringa, che “Limata venga dichiarato non imputabile, in alternativa il minimo di pena”.“Limata – ha ricordato l’avvocato Iorio – assume ogni giorno farmaci per cercare di contenere la situazione, ha commesso e compie tentativi di suicidio. Tentativi che nascono dalla paura di essere abbandonato derivante dai traumi di cinque anni di casa famiglia. Non ha un lavoro, non ha una patente, non ha concluso gli studi. Non ha prospettive di futuro”.

Il tribunale ha deciso diversamente. Si chiude, almeno per il momento, questa terribile storia che ha visto protagonisti due giovanissimi, uno, Giovanni Limata, di Cervinara.