Cervinara: il coraggio di cambiare genere, Nia una farfalla a cui nessuno può impedire di volare

Redazione
Cervinara: il coraggio di cambiare genere, Nia una farfalla a cui nessuno può impedire di volare

Cervinara: il coraggio di cambiare genere, Nia una farfalla a cui nessuno può impedire di volare. Nessuno può impedire ad una farfalla di spiccare il volo.  La puoi tenere ingabbiata quando vuoi, ma, prima o poi, schiuderà le sue ali e volerà facendo invidia a tutti per i suoi colori.

Nia è una farfalla colorata

Nia Ruggiero, al centro nella foto, è una farfalla colorata. La natura ha deciso di farla nascere in un corpo da uomo, ma lei si è sentita sempre donna ed ha lottato per ottenere questo status che le è stato riconosciuto da un tribunale collegiale di Avellino qualche giorno fa.

Finalmente, anche sui documenti, carta d’identità, patente, passaporto e tutto il resto viene riconosciuto questo cambiamento di genere che lei ha sempre avuto dento. Detto così sembra un passaggio facile.

Ma Nia ha appena venti anni e abita  in un piccolo paese dell’entroterra campano che si chiama Cervinara dove vivere liberamente non sempre è facile.

Le persone non capendo e non sforzandosi di capire determinati fenomeni possono schiacciarti con giudizi sprezzanti e velenosi. La maldicenza, il becero pettegolezzo, le chiacchiere da capere possono fare male, ma davvero molto male.

La storia di questa ragazza coraggiosa meritava di essere raccontata e così abbiamo chiesto ai suoi avvocati, due donne, Raffaella Cioffi e Lucia Verruso di poterla incontrare, di poterla intervistare.

Nia ha subito accettato non perché le interessasse più di tanto di comparire su un giornale, ma perché spera che la sua storia possa dare coraggio a chi ancora si sente schiacciato da una società che non sa accettare sfaccettature variegate.

Attenzione, abbiamo subito capito che con Nia non bisogna parlare di diversità. Ognuno di noi è diverso dall’altro e l’omologazione non fa bene a nessuno.

Fiume in piena

Nia inizia a raccontare e sembra un fiume in piena. La sua è stata un’infanzia serena, ultima di quattro figli con genitori che si sono sempre prodigati per loro. Nei primi anni della scuola media ha iniziato a capire di stare meglio con le ragazze. Preferiva quei giochi, bambole, trucchi, vestiti, rispetto a quello che gli proponevano i suoi coetanei.

Un’amichetta del cuore capisce questa tendenza e quando va a studiare a casa sua le porta i trucchi, i vestiti e per qualche ora la fa sentire felice. Ma tutto deve restare ancora segreto.

Nia è poco più di una bambina e non può avere la forza e la determinazione per affrontare il mondo che l’aspetta fuori da quella stanzetta. Del resto, neanche il mondo le fa sconti.

I professori, davvero molto illuminati, complimenti a loro, non si esimono nel fare qualche becera battuta davanti a tutti. E, proprio in quel periodo, Nia conosce il fenomeno del bullismo.

Le scuole superiori

Ma nessuno può impedire ad una farfalla di volare. Non lo possono fare certo le battutine di chi, invece, di insegnare dovrebbe tornare a scuola e studiare seriamente o dei bulli che devono agire in gruppo per trovare un coraggio che non hanno.

Terminate le medie, Nia sceglie di frequentare il liceo linguistico di Montesarchio. Contemporaneamente trova il coraggio di aprirsi con la madre che l’accoglie e la capisce subito.

Forse, in cuor suo aveva sempre capito le tendenze della figlia e non si è meravigliata più di tanto. Le chiede solo di attendere un poco di tempo per capire se si tratta di una momentanea confusione.

Il comportamento della mamma infonde ancora più coraggio alla ragazza che, oramai, fuori di casa si veste accontentando le sua esigenze femminili. Prima di tornare a casa, però, deve cambiarsi perché il papà non sa, non sa ancora.

Questo è un altro tassello del puzzle che deve andare al suo posto  e così Nia e la mamma parlano con il padre. Naturalmente, l’uomo si sente spiazzato. Poi anche lui capisce ed accoglie la figlia così come è, anche lui capisce che nessuno può impedire ad una farfalla di librarsi in volo.

Mentre la famiglia l’accetta, le amiche la proteggono, ci sono sempre degli imbecilli che non si esimono nel farle dal male gratuitamente. Nia ci ha raccontato che è stata bersagliata anche sui social.

Venivano creati profili falsi per insultarla, addirittura, per minacciarla di morte. Ma figuriamoci se persone del genere, di una infinita viltà, possono impedire ad una farfalla di volare.

Il primo amore

Sulla sua strada, però, Nia incontra anche belle persone. Una di queste è la dirigente  scolastica dell’istituto Fermi di Montesarchio, Pasqualina Luciano, che rispetta la sua condizione e, finalmente, le permette di usare il bagno delle donne. Sono piccole conquiste che cementano sempre di più la personalità e la determinazione di questa ragazza.

Anche per lei, come tutte le adolescenti, arriva il momento del primo amore, della prima storia importante. E’ ricambiata e, all’inizio sembra tutto bellissimo.

Poi lui la tradisce con una ragazza “normale” e propone a Nia di tenere segreta la loro relazione. Una proposta indecente perché lei può accettare una relazione vissuta nel privato, ma non segreta perché non ha nulla di cui vergognarsi.

Cura ormonale

Sempre supportata dalla famiglia inizia, con la dovuta assistenza psicologica, la cura ormonale. Un percorso che deve fare per poter relazionare il cervello al suo corpo. E, a questo punto, si rivolge agli avvocati Cioffi e Verruso per ottenere il cambiamento di genere.

La sentenza del tribunale

Il tribunale, in meno di un anno, emette la sentenza che, di fatto, ordina all’ufficiale civile del comune di appartenenza, ossia, Cervinara, di effettuare la rettificazione di attribuzione del sesso nel relativo registro da maschile in femminile, con il cambiamento del nome.

E autorizzando inoltre il giovane a sottoporsi a trattamento medico-chirurgico per l’adeguamento dei propri caratteri sessuali a quelli femminili il proprio sesso ed il proprio nome da maschile a femminile.

Nia vola in alto

Nia adesso vola e vola sempre più in alto. Ora fa la baby sitter, un’occupazione momentanea perché il prossimo anno intende iscriversi alla facoltà di Psicologia per aiutare chi ha paura di sentirsi se stesso.

Nessuno può impedire ad una farfalla di volare e Nia ha ali ben solide. Ha trovato la forza dentro se stessa ed ha anche avuto una famiglia comprensiva alle sua spalle. Nia ha soli venti anni e vuole essere solo se stessa. Vuole essere una farfalla alla quale nessuno potrà mai impedire di volare.

Peppino Vaccariello