Cervinara: la povertà non va in ferie

Redazione
Cervinara: la povertà non va in ferie

Cervinara. Quattro figli ed una nipotina di pochi mesi e per tirare avanti solo qualche lavoretto saltuario. E’ una delle tante famiglie di Cervinara che attende, da quasi un anno, precisamente dal mese di settembre del 2016, l’aiuto previsto dal fondo per il contrasto alla povertà. Si tratta di piccole somme, niente di eccezionale, ma che non vengono erogate perchè il piano sociale di zona continua a restare bloccato.
Domani o dopodomani, il consiglio comunale di Avellino, dovrebbe approvare la convenzione per far ripartire questi servizi che per tanta gente significano poter dar da mangiare ai loro figli. Ma, la situazione politica al comune capoluogo non fa presagire nulla di buono. Per il contrasto alla povertà, però, serve solo la firma di un funzionario che domani torna dalle ferie. Nessuna responsabilità per questa persona che è stato investita del ruolo di coordinatore solo da pochissimi giorni. Ci auguriamo, però, che si renda conto dell’estrema necessità in cui vivono tantissime persone nei comuni irpini della Valle Caudina, tra cui questa famiglia di Cervinara. La domanda per avere il contributo è stata presentata quasi un anno fa, i soldi sono stati già stanziati, non è giusto che soffrano solo per una stramaledetta firma. La cosa più assurda è che, ad esempio, il comune di Cervinara versa quasi 70 mila euro l’anno per i servizi sociali, probabilmente, se li avesse in carico l’amministrazione comunale, direttamente, saprebbe venire incontro alle gravi necessità.
Si tratta di una situazione non più sostenibile, se il comune capoluogo che è il capofila non riesce a capire queste estreme necessità, faccia in modo che gli altri comuni possano agire autonomamente. La situazione è nota da tempo anche al presidente del consiglio regionale Rosetta D’Amelio, si adoperi, allora, per fare qualcosa. Non è più tempo di parole o proclami, è arrivata l’ora dei fatti. Oggi è domenica, c’è chi è al mare o in montagna, chi sta preparando il pranzo domenicale, questa famiglia di cui parliamo ha dovuto fare i salti mortali per comprare un chilo di pane e mezzo chilo di pasta e non sa se ci riuscirà domani. (Immagine da web)