Cervinara: l’assessore Bizzarro non si dimette ed incalza sul centro migranti, ” la verità nascosta sotto un montone di monnezza “

Redazione
Cervinara: l’assessore Bizzarro non si dimette ed incalza sul centro migranti, ” la verità nascosta sotto un montone di monnezza “
Cervinara: mistificazione sui fondi del PNRR, l'accusa di Bizzarro

Cervinara: l’assessore Bizzarro non si dimette ed incalza sul centro migranti, ” la verità nascosta sotto un montone di monnezza “. Stamattina, come annunciato, ho provveduto a protocollare la richiesta di convocazione del Consiglio Comunale urgente, indicando al Presidente il seguente punto all’ordine del giorno: relazione e comunicazioni del sindaco ai cittadini sull’esito degli incontri avuti con il Prefetto di Avellino, sulla tematica relativa all’accoglienza degli immigrati presso il Comune di Cervinara e successiva discussione. Lo scrvie in  un comunicato stampa l’avvocato Giovanni Bizzarro, assessore al comune di Cervinara.

Atteggiamento evasivo di Lengua

L’istanza è legittima e mi preoccupa l’atteggiamento evasivo di Caterina Lengua, quando cerca altre strade, evidenziando il timore di dare spiegazioni alla gente, fuggendo dalla discussione, manifestando una coda di paglia che ha un sapore inquietante.

Questo rafforza la mia convinzione che tutto è già scritto, che la tavola è imbandita, che pochi sanno e che si sta giocando, preferendo interessi squallidi, sulla pelle dei cervinaresi.

Eppure non ho detto niente di traumatizzante, ho affermato che, essendo  scientificamente messo da parte nelle attività amministrative, garantisco la mia presenza presso il Palazzo di Governo, nel momento esatto in cui vengo a sapere sulle determinazioni che sono state prese e a conoscere le decisioni che sono state concordate, perché è necessario avere un quadro chiaro sul pregresso per poter affrontare un discorso sull’avvenire, altrimenti non vi è tutela, ma improvvisazione.

Diffidenza verso i politicanti

Ho sempre avuto diffidenza, continua l’assessore Bizzarro.  verso quei politicanti che non fanno corrispondere i fatti alle parole, che rispondono a coppe, quando si chiama la carta a denari; a quelli che la buttano a caciara cercando, con la strumentalizzazione, di mettere il problema sotto il tappeto (dove, ormai, ci sta nascosto un “montone” di monnezza).

Penso che sia una circostanza giusta, che non ci sia niente di male dire ai nostri cittadini la verità e trovare, insieme a loro, una soluzione partecipata, unitaria e consapevole da mettere sul tavolo della Dott.ssa Spena  e questa operazione può essere fatta solo in Consiglio Comunale, che è l’ unica piazza dove non si può parlare del dito, quando si punta alla Luna.

Sintesi tra opinioni diverse

Le opinioni possono essere diverse e si può trovare sempre una sintesi, ma non piego la mia libertà verso chi danneggia il mio popolo;  il mio ruolo è quello di difendere la tranquillità del mio paese e mi faccio staccare un braccio, se questo non accade; non guardo in faccia a nessuno, se mi accorgo che ci stanno raggiri studiati che portano il puzzo dell’inganno e del tornaconto personale.

Sono stato sempre lontano dai clamori, ho sempre fatto il mio dovere in silenzio, evidenzia l’avvocato,  perché così mi ha insegnato mio padre, ma non posso accettare chi preferisce, alle formule politiche, l’attacco personale, chi mistifica la realtà e vive nel vangelo della menzogna, accusandomi di essere un bugiardo.

Incontri  già avuti

Ho poche virtù, tanti vizi e tanti difetti, ma ho sempre detto in faccia, anche in maniera impietosa, la mia idea (quando questa è oggettiva) e ripeto che Caterina Lengua ha già avuto molti incontri in precedenza con il Prefetto, ove ha discusso sulla tematica degli immigrati, ne ho le prove e se continua a fare la gnorri, sbatto tutto su un manifesto, a costo di farmi denunciare. Se Collodi avesse vissuto questo periodo, avrebbe battezzato diversamente il personaggio del suo libro e sarebbe stato un burattino di legno che porta abusivamente una fascia tricolore.

Per il resto, non mi dimetto da assessore perché è la carica che mia ha dato Cervinara, perché ho capito che lascio campo aperto agli affaristi e perché devo concludere alcune attività importanti legate alla mia delega e non lancio alle ortiche mesi di lavoro solitario, dove mi sono fatto il mazzo per racimolare da questuante foglio su foglio, soltanto perché Caterina Lengua si comporta come una quindicenne rancorosa.

Ricordo (qualora vi fosse un atto impulsivo da parte di Caterina Lengua,  perché la penso in modo differente da lei) che ho approvato, all’unanimità, il piano commerciale; che il prossimo consiglio comunale (avendo acquisito l’autorizzazione della Regione) passa il piano forestale e, nella prossima giunta, è pronta per la convalida la deliberazione che prevede la possibilità di trasformare le zone urbanistiche B3 non programmate, in B3 programmate (strumenti che completano il Piano Regolatore, con benefici immensi per Cervinara, sia nell’immediato, che a lungo termine); dopodiché, quando il calendario della mia coscienza amministrativa mi dà pace, riconsidero anche il rapporto politico che devo avere con questa persona e da quale parte sedere nell’aula Sacco.

Il rispetto verso il prefetto

Non devo alcuna scusa, conclude l’assessore Giovanni Bizzarro,  al Prefetto, perché ho grande rispetto per il suo ruolo istituzionale e non vi è stata, da parte mia, alcuna offesa o dubbio sul suo operato, forse, al contrario, Caterina Lengua deve preparare le sue scuse ai cervinaresi.

Infine, cari cittadini resto sempre a vostra disposizione, mi trovate, ogni mattina, nell’ultima stanza del corridoio al secondo piano del Comune o a casa mia a Ferrari, dove le porte per voi sono sempre aperte.