Cervinara: sul recupero Tari non si dovevano pagare interessi e mora

Redazione
Cervinara: sul recupero Tari non si dovevano pagare interessi e mora
Cervinara: sul recupero Tari non si dovevano pagare interessi e mora

Cervinara: sul recupero Tari non si dovevano pagare interessi e mora. Questo articolo farà  rabbia perché tanti cittadini, la stragrande maggioranza, hanno pagato interessi e mora, senza presentare alcun ricorso. E fa rabbia perché la società concessionaria sapeva di non poter emettere quelle cartelle. Lo ha fatto lo stesso, senza che nessuno mettesse in guardia il cittadino.

Cartelle pazze

Succede a Cervinara, dove lo scorso anno, la società esattrice dei tributi comunali emise una serie di cartelle per riscuotere la Tari non versata per gli anni 20\4,2015,2016,e 2017.

Un fatto dovuto perché tutti devono pagare per questo servizio e, più persone pagano e meno costa la raccolta e lo spazzamento. Ma, oltre al pagamento del dovuto, i cittadini si videro arrivare delle cartelle caricate anche di interessi e mora.

Anche questo è un fatto normale, Se non paghi nei termini dovuti è giusto che tu debba sobbarcarti anche qualche spesa. In questo caso, però, queste spese non erano dovute. Lo aveva stabilito l’amministrazione comunale, con l’allora sindaco Filuccio Tangredi, anche attraverso un manifesto.

La decisione di condonare interessi e mora è datata 31 gennaio 2019. E, naturalmente, la società ne era al corrente perché l’aveva riconosciuta. Ciò vuol dire che non avrebbe dovuto caricare le cartelle di interessi e mora.

Questo è scritto nero su bianco su una sentenza della commissione tributaria di Avellino. Alla commissione si era rivolto uno artigiano locale, attraverso il suo avvocato di uno studio legale cervinarese.

Le ragioni del ricorrente

La commissione ha dato ragione al ricorrente che così potrà risparmiare più di tremila euro, sui diecimila che era stato chiamato a pagare.

Nessun rimborso

L’artigiano risparmia, in forza di un’ordinanza sindacale, tutti gli altri che hanno pagato non hanno diritto ad alcun rimborso. Una ingiustizia che si poteva evitare solo con il ricorso. Oppure, quando le cartelle furono emesse bisognava costringere la società a ritirare quelle con interessi e mora.