Coronavirus: la riapertura delle pizzerie? Un fallimento, la denuncia dell’avvocato Fucci

Redazione
Coronavirus: la riapertura delle pizzerie? Un fallimento, la denuncia dell’avvocato Fucci
Giornata della pizza, il covid ha procurato un crack da 2,5 miliardi di euro

Come era prevedibile, si è risolta in un fallimento l’ordinanza di De Luca che ha concesso la riapertura di bar, ristoranti, pub, pizzerie e pasticcerie solo per la consegna a domicilio.

La riapertura solo di qualche pizzeria nel Sannio è il sugello del fallimento dell’Ordinanza Regionale e, cosa ancor più grave, potrà essere il colpo mortale per settori che costituiscono una fascia consistente del prodotto interno lordo anche Sannita.

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Nessuno mette in discussione la necessità di serie precauzioni per evitare il contagio, ma la concessa riapertura con lacci, lacciuoli ed ingenti spese da sostenere costituisce una miopia grave e una mancanza  assoluta  del senso della realtà.

Né è inimmaginabile e tollerabile che si conceda una pseudo riapertura senza prevedere ed erogare concreti e sostanziosi aiuti economici.

La riapertura delle attività, chiuse da oltre 2 mesi, comporta costi che vanno dai 5 ai 10 mila euro, che possono essere sostenute solo da pochissimi esercenti.

Né il Governo ha fatto la sua parte se si considera che neanche il 25% della soglia dei 25.000 euro di finanziamento, peraltro da restituire con interessi, è stato ancora erogato se non, in tutta Italia, su una platea di centinaia di migliaia di attività, solo a 5000.

È assurdo che solo la Regione Campania in Italia non abbia erogato un centesimo ai cittadini campani, né abbia previsto ed erogato aiuti economici specificamente mirati ai commercianti, artigiani  e alle piccole imprese.

Tutte le altre Regioni d’Italia, e quindi anche del centro sud, invece del laconico e spesso colorito “restate a casa” di De Luca, hanno saputo contenere, in particolare quello del centro sud, a livelli bassissimi la soglia del contagio ed hanno già erogato ai cittadini sostanziosi aiuti economici.

E’ quanto dichiara il già assessore regionale Vittorio Fucci Junior.