De Luca: Gente senza mascherina, zona arancione inevitabile

Il Caudino
De Luca: Gente senza mascherina, zona arancione inevitabile
" Vacciniamoci", l'appello di Vincenzo De Luca

De Luca: Gente senza mascherina, zona arancione inevitabile. Lo dice il governatore della Campania nella consueta diretta social del venerdì pomeriggio.

De Luca: Gente senza mascherina, zona arancione inevitabile

Parla di «immagini da brivido» il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, e chiama in causa «gente in strada quasi sempre senza mascherina, zero controlli, alcune grandi città della Campania abbandonate a se stesse».

E per questo dice che è «inevitabile il ritorno alla zona arancione e se non stiamo attenti anche nella zona rossa». Poi, chiama di nuovo in causa la politica adottata dal governo di «continui stop and go, un autentico calvario».

«Abbiamo avuto meno della metà dei vaccini che erano stati programmati. Siamo fortemente in ritardo, se non abbiamo misure eccezionali, l’obiettivo di vaccinare 4,6 milioni di persone diventa irraggiungibile». Così il governatore della Campania Vincenzo De Luca su Fb.

“Se perdiamo il controllo sul territorio ci facciamo male. Le scelte del Governo rischiano di prolungare l’epidemia invece di accorciarla. La scelta delle zone gialle significa rilassarsi immaginando che l’epidemia sia alle spalle, poi si torna in zona arancione o rossa. Negli ultimi fine settimana ho visto migliaia di persone per strada senza rispetto delle regole, il controllo non esiste più”.

Indagine

“Dichiaro la mia completa estraneità ai fatti e confido nella magistratura”. Lo afferma Enrico Coscioni, primario e consigliere per la sanità del presidente della Campania Vincenzo De Luca oltre che presidente di Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali). Il medico commenta la sua posizione di indagato – ne riferiscono organi di stampa – nell’inchiesta sugli appalti del settore sanitario della Procura di Napoli in merito all’emergenza covid19.

Coscioni

Coscioni è indagato nell’ambito del filone dell’inchiesta che riguarda Ebris, la fondazione di ricerca biomedica di Salerno che ha appunto Coscioni nel cda.

La Procura ha chiesto la proroga delle indagini per tutti gli indagati, tranne che per il direttore dell’Asl Napoli Ciro Verdoliva. Tra i reati ipotizzati c’è quello di turbativa d’asta e l’inchiesta segue diversi filoni tra cui anche gli appalti affidati a Ebris dall’Istituto Zooprofilattico e dalla stessa Regione Campania.

Coscioni è infatti indagato insieme ad altre persone tra cui il direttore dell’Istituto Zooprofilattico Antonio Limone. e il presidente di Soresa Corrado Cuccurullo.

I pm Antonello Ardituro, Henry John Woodcock, Simone De Roxas e Mariella Di Mauro indagano anche sulle criticità dei covid center modulari costruiti a Napoli, Caserta e Salerno per affrontare la pandemia.

Lungo l’elenco degli indagati per i quali è stata chiesta la proroga delle indagini e tra cui figurano anche il capo della protezione civile regionale Italo Giulivo, che è anche a capo dell’Unità di Crisi della Regione per il covid, e Roberta Santaniello, membro dell’Unità di Crisi oltre al consigliere regionale Luca Cascone.

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