Disastro Airola, ora si teme per la diossina
Disastro Airola, ora si teme per la diossina. Dal tardo pomeriggio odierno, tecnici del Dipartimento Arpac di Benevento sono al lavoro per svolgere indagini ambientali a seguito dell’incendio che si è sviluppato nelle ore immediatamente precedenti nella zona industriale di Airola.
Il comunicato dell’Arpac
Il fuoco ha interessato i capannoni della Sapa, azienda che produce componenti in plastica per settore automotive, come riporta il comunicato stampa dell’Arpac Campania.
Il personale dell’Agenzia ha effettuato una attenta ricognizione dello stato dei luoghi, nel corso della quale ha individuato la tipologia di materiale assoggettato all’incendio, le modalità costruttive dell’edificio coinvolto, nonché il contesto antropico e ambientale in cui è ubicato il sito colpito dalle fiamme.
Di conseguenza, sono state impartite ai soggetti competenti le prescrizioni tecnico operative finalizzate a minimizzare gli impatti ambientali derivanti dalle attività di spegnimento.
Sulla base dell’esame dei materiali soggetti all’incendio, i tecnici Arpac stanno procedendo ad installare, nei pressi del sito, in posizioni significative, campionatori passivi a simmetria radiale, allo scopo principale di rilevare le concentrazioni di COV (composti organici volatili) aerodispersi. Arpac sta inoltre procedendo a installare un campionatore ad alto flusso per la determinazione della concentrazione di diossine e furani aerodispersi.
Laboratorio mobile
L’Agenzia sta valutando inoltre, in base all’evoluzione del quadro dei dati disponibili, di posizionare un laboratorio mobile per integrare il monitoraggio della qualità dell’aria nel territorio interessato dall’incendio.
Per completare il quadro informativo derivante dalla strumentazione posizionata nei pressi del sito dell’incendio, potranno essere utilizzati anche i risultati forniti dalle stazioni della rete di monitoraggio stabilmente operativa sul territorio.
I risultati nei prossimi giorni
Nei prossimi giorni, inoltre, si provvederà al campionamento dei suoli superficiali (top soil), in terreni situati lungo la direzione di prevalente dispersione della colonna di fumo generata dall’incendio, per valutare eventuali impatti da ricaduta del particolato originato dalla combustione. I risultati delle attività in corso saranno pubblicati non appena disponibili.