Il fenomeno Padre Pio, un vero ciclone di gloria

Redazione
Il fenomeno Padre Pio, un vero ciclone di gloria

Su Padre Pio da Pietrelcina sono stati versati fiumi d’inchiostro. Non si contano i libri che ne descrivono la vita, i carismi e la missione. L’epistolario di Padre Pio permette di bere la luce che vi promana. Il linguaggio esistenziale e pastorale prevale in forma esplosiva e benefica su quello teologico e formale. La poliedrica figura dello Stimmatizzato sannita, con la sua straordinaria santità, rifulge come un prisma abbagliante di luce con infinite sfaccettature, offrendo sempre qualcosa di nuovo e inatteso. Il Santo frate cappuccino, immagine vivente di Cristo crocifisso, conosciuto in tutto il mondo, rivela in modo sorprendente le meraviglie della Grazia e i portenti con cui il Signore ha voluto arricchirlo in vita e anche dopo la morte, a vantaggio del popolo di Dio: virtù, carismi, trasfigurazioni, profumi, profezie, scrutazione dei cuori, contatto con i defunti, estasi, guarigioni, conversioni e miracoli d’ogni genere. Lo ha messo splendidamente in risalto il Beato Paolo VI il 20 febbraio 1971, quando ha detto: Guardate che fama che ha avuto Padre Pio… Ma perché?… Perché diceva la Messa umilmente, confessava dal mattino alla sera ed era rappresentante stampato delle stimmate di nostro Signore. Era un uomo di preghiera e di sofferenza. Chi accoglie il soprannaturale senza superbia e prevenzione comprende in modo chiarissimo che Padre Pio è anzitutto un dono che Dio ha fatto alla Chiesa e all’umanità. In lui si manifesta una santità straordinaria, con forti tinte soprannaturali. Una puntuale risposta del Cielo ai bisogni del nostro tempo, così segnato dal secolarismo, dal relativismo e da un naturalismo chiuso ad ogni trascendenza. Ha ragione lo scienziato Enrico Medi quando afferma che Padre Pio è un vivo calice per la nostra sete! In quest’uomo singolare, figlio della Chiesa beneventana che è Terra di santi, non affiora alcuna posa di santità. Francesco Forgione si sentiva uno della sua gente condividendone tutto: cultura, credenze, dialetto, tradizioni, fede. E la gente lo sentiva e ancora oggi lo sente uno dei suoi. Tanti aneddoti lo descrivono burbero mentre allontana in malo modo i penitenti dal confessionale, invece tantissimi confratelli, amici, attori famosi, devoti e figli spirituali ricordano i tratti tenerissimi di un Padre dotato di una vivacità inesauribile nel raccontare antiche storie e nel condire il discorso con battute di spirito. Solo in questa luce si comprende il fenomeno Padre Pio come un vero ciclone di gloria che continua a sconcertare tanta parte del mondo laico e anche di quello ecclesiastico. La presente crisi che afferra ogni settore della vita civile ed ecclesiale ci dice ancora una volta che il cristiano del futuro, come afferma Joseph Ratzinger, o sarà mistico, o neppure sarà! La santità riemerge dunque come questione di sopravvivenza per l’umanità. Se tutto il mondo corre dietro a Padre Pio da Pietrelcina, come in passato correva dietro a Gesù di Nazaret e Francesco d’Assisi, è perché intuisce che non sarà la tecnologia con tutte le sue risorse, né sarà la scienza con tutte le sue promesse, né sarà la efficiente organizzazione pastorale, a salvarci, ma solo la santità, perché la santità è amore e alla fine, vincerà l’Amore! Ecco perché, nel centenario della stimmatizzazione e cinquantesimo della nascita al Cielo di Padre Pio, il saio delle stimmate domani 6 aprile giungerà a Benevento e vi rimarrà per cinque giorni. Nella mattinata del 6 aprile l’incontro con gli ammalati dell’Ospedale Rummo, dei detenuti della Casa circondariale e poi con gli ammalati dell’Ospedale Fatebenefratelli nel primo pomeriggio; alle ore 17.00 attraverserà il centro storico passando dinanzi alla Cattedrale dove il 10 agosto 1910 fu ordinato sacerdote e alle 17.30 sarà accolto nella chiesa cittadina di San Gennaro, dove si svolgerà la liturgia penitenziale alle 18.00, la Messa presieduta dall’Arcivescovo alle 19.00, animata dal Coro del Liceo Musicale Guacci, la supplica a San Pio e alle 20.00 il momento musicale dell’Orchestra Filarmonica di Benevento e la testimonianza dell’attore Pippo Franco intervistato dal giornalista della Rai Gigi Marzullo. Sabato 7 aprile incontri di preghiera con vari gruppi, alle 18.00 Adorazione eucaristica e Rosario, alle 19.00 la Messa prefestiva e alle 20.00 lo spettacolo “Operetta e dintorni” nell’Auditorium San Gennaro. Domenica 8 aprile, Festa della Divina Misericordia, alle 11.00, sempre in San Gennaro, coroncina cantata e Messa solenne animata dal Coro del Liceo Musicale Lombardi di Airola; alle 15.30 visita al Monastero claustrale della Visitazione in San Giorgio del Sannio; alle 18.00 accoglienza in Altavilla Irpina; lunedì 9 aprile alle 18.00 accoglienza in Montecalvo Irpino; martedì 10 aprile ore 19.00 conclusione della Peregrinatio.

Mons. Pasquale Maria Mainolfi