Investire nelle criptovalute, cresce interesse dei trader per le ICO

Redazione
Investire nelle criptovalute, cresce interesse dei trader per le ICO

Il mercato delle valute digitali, anche attraverso le cosiddette Initial Coin Offering (ICO), continua ad attirare l’interesse degli investitori. Basti pensare che, da un sondaggio che Forex Live ha condotto su un campione di circa 700 trader sui mercati valutari, è emerso che quasi un terzo di questi afferma di aver investito nelle ICO o che comunque intende farlo in futuro. Ma cosa sono le ICO? E cosa sono le criptovalute o valute digitali?
Ebbene, le Initial Coin Offering sono delle operazioni di crowdfunding, ovverosia di finanziamento tramite raccolta di fondi, ed attraverso criptovalute come il Bitcoin che non sono altro che valute paritarie digitali contraddistinte dal fatto che sono decentralizzate, e che funzionano attraverso i principi della crittografia quando devono essere validate le transazioni. In termini percentuali, secondo quanto è stato riportato da wallstreetitalia.com, dal sondaggio è emerso che quasi un investitore interpellato su cinque, il 19% per la precisione, ha dichiarato di aver già investito nelle criptovalute attraverso una ICO, mentre l’8,5% è interessato a farlo ma sta aspettando il momento migliore per investire.
Un altro 23,5% del campione interpellato, inoltre, afferma di non aver investito nelle criptovalute attraverso le ICO, ma intende farlo in futuro. Le Initial Coin Offering sono salite alla ribalta delle cronache finanziarie nelle scorse settimane quando la Cina le ha messe al bando. Su molte ICO, infatti, gli investitori hanno ottenuto dei guadagni, ma c’è anche da dire che altre sono state un flop ed alcune addirittura delle vere e proprie truffe anche causa di una regolamentazione che è meno stringente rispetto alla raccolta di capitali attraverso i mercati regolamentati.
Il bando alle ICO in Cina era costato caro al Bitcoin le cui quotazioni, rispetto ai massimi storici di inizio settembre, erano crollate del 40%, ma il ribasso è stato solo temporaneo in quanto per la criptovaluta più nota e più capitalizzata è ripartita una nuova fase ascendente. Nella giornata del 12 ottobre del 2017, infatti, le quotazioni dei Bitcoin sono salite fino oltre la soglia dei 5.150 dollari andando così a segnare il nuovo massimo storico.
Secondo quanto titola Repubblica.it, mettendo in evidenza che le banche centrali sono sempre spiazzate di fronte all’enigma Bitcoin, il mondo delle criptovalute non può essere visto solo come quello di investitori che vogliono nascondere i soldi al fisco, o la piazza virtuale preferita dalla criminalità organizzata per il riciclaggio di denaro. Secondo quanto scrive sul Quotidiano online Marcello Esposito, infatti, quella relativa alle criptovalute è una vera e propria rivoluzione digitale che poggia sulla cosiddetta blockchain, la tecnologia che sta alla base delle monete virtuali decentralizzate.
Al di là dei record delle quotazioni rispetto al dollaro, il successo delle criptovalute è legato anche al fatto che, oltre all’anonimato, le transazioni in Bitcoin e nelle altre monete virtuali avviene tra soggetti, anche residenti in Stati diversi, senza l’intervento di intermediari finanziari e senza il monitoraggio o il controllo di una quale istituzione che possa adottare misure anche restrittive. E così, ad oggi, si contano complessivamente poco più di 1.150 criptovalute che complessivamente capitalizzano oltre 140 miliardi di dollari.