La Gdf scova 101 affiliati alla ‘Ndrangheta con il reddito di cittadinanza

Il Caudino
La Gdf scova 101 affiliati alla ‘Ndrangheta con il reddito di cittadinanza
Dichiarazioni dei redditi persone fisiche (Irpef) e dichiarazioni IVA per l’anno di imposta 2020

La Gdf scova 101 affiliati alla ‘Ndrangheta con il reddito di cittadinanza. E’ quanto emerge da una operazione della Guardia di Finanza. Il costo per l’Erario è di 516mila euro.

A Reggio Calabria, la guardia di finanza ha scovato 101 affiliati che avevano ottenuto il reddito di cittadinanza. Nella rete delle fiamme gialle sono finiti elementi di spicco della ‘ndrangheta di tutta la regione. Da quelli di Reggio Calabria, appartenenti alle famiglie dei Tegano e Serraino, ai capibastone della Locride dei Commisso-Rumbo-Figliomeni di Siderno. Ancora i Cordì di Locri o ai Manno-Maiolo di Caulonia e D’Agostino di Canolo sino alla potente ‘ndrina di Da di Gioia Tauro.

Inps

Tutti sono stati segnalati all’Inps per l’avvio del procedimento di revoca dei benefici ottenuti e il recupero di somme già elargite per circa 516 mila euro. L’erogazione del sussidio avrebbe comportato fino al termine del periodo di concessione previsto un ulteriore esborso per 470 mila euro. Le indagini svolte dai finanzieri hanno inizialmente interessato una platea di oltre 500 persone con pesanti condanne alle spalle per associazione di stampo mafioso e hanno interessato le Procure di Reggio Calabria, Locri, Palmi, Vibo Valentia e Verbania.

Risultato

Per gli inquirenti «il risultato conseguito, caratterizzato in questo periodo da una diffusa richiesta di sussidi pubblici per sopperire alle difficoltà connesse alla pandemia da Covid19 in atto, testimonia l’approccio multidisciplinare e trasversale dell’azione sviluppata nelle attività di servizio dalla Guardia di Finanza, che opera costantemente allo scopo di assicurare che le misure di sussidio apprestate dallo Stato siano effettivamente destinate alle fasce più deboli e bisognose della popolazione e non siano invece preda di individui disonesti ed irrispettosi delle leggi». Qui le altre notizie di cronaca.

Chi sono

Fra di loro ci sono anche i figli di quello che è stato definito il «Pablo Escobar italiano», Roberto Pannunzi detto «Bebé» che è considerato dagli investigatori italiani «come uno dei più grandi broker mondiali di cocaina e, uno dei suoi figli, Alessandro, il maggiore, oltre ad essere sposato con la figlia di uno dei maggiori produttori mondiali colombiani di cocaina, è stato anche condannato in via definitiva per l’importazione di svariati quintali di stupefacente in Italia». Segui tutti gli aggiornamenti cliccando “mi piace” sulla pagina Facebook del Caudino.