La tragedia di Alessandra e Roberta, il dolore dei familiari e la prassi degli incidenti mortali

Redazione
La tragedia di Alessandra e Roberta, il dolore dei familiari e la prassi degli incidenti mortali
La tragedia di Alessandra e Roberta, il dolore dei familiari e la prassi degli incidenti mortali

La tragedia di Alessandra e Roberta, il dolore dei familiari e la prassi degli incidenti mortali. Da una parte l’immenso dolore delle famiglie Iuliano e Taddeo. I genitori vorrebbero almeno stringere a loro i corpi di Roberta e Alessandra, le due 27enni decedute questa mattina in via San Cosma.

Salme a disposizione dell’autorità giudiziaria

Ma non possono ancora. Come vuole la prassi degli incidenti mortali, le salme sono state poste a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Il pubblico ministero dovrà decidere se effettuare o meno le autopsie. Nel caso dovesse decidere per le autopsie dovrà nominare un medico legale e dare il tempo a tutte le famiglie coinvolte di nominare un perito di parte. L’autopsia è un esame irripetibile e proprio per questo si rende necessaria la nomina di periti

Le due ragazze viaggiavano su una cinquecento alla cui guida c’era una loro amica e a bordo c’era ancora una quarta ragazza. L’auto deve aver sbattuto contro un muretto che delimita un’abitazione in via San Cosma. L’urto è stato fatale per Alessandra che occupava il sedile del passeggero e per Roberta che si trovava dietro di lei.

La ragazza che guidava e quella dietro di lei sono uscite illese. Si trovano entrambe ricoverate presso l’azienda ospedaliera San Pio di Benevento perché erano in stato di choc e per i controlli del caso. Ma stanno bene.

Le salme di Roberta Iuliano e Alessandra Taddeo sono state, invece, trasportate preso la morgue dell’azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino in attesa della decisione della Procura della Repubblica.

La dinamica dei fatti

L’autorità giudiziaria avrà a disposizione anche la ricostruzione della dinamica dei fatti, effettuata dai carabinieri delle stazione di Cervinara e San Martino Valle Caudina, agli ordini dei marescialli Toscano e Rianna.

I carabinieri sono arrivati sul posto in concomitanza con i sanitari del 118 ed hanno dato una mano a liberare i corpi dalle lamiere. Purtroppo, anche loro si sono subito resi conto che per Roberta e Alessandra non c’era più nulla da fare.