Paura sulla funivia del Faito, si blocca a 250 metri di altezza

5 Luglio 2021

Paura sulla funivia del Faito, si blocca a 250 metri di altezza

Paura sulla funivia del Faito, si blocca a 250 metri di altezza. Paura in quota, funivia del Faito si blocca a 250 metri d’altezza. Molta paura e momenti di panico nel pomeriggio alla funivia del Faito. Verso le 18, come testimonia la foto, uno sbalzo di tensione della rete ha portato ad un blocco del circuito di sicurezza.

La cabina della funivia con a bordo venti persone è rimasta sospesa a 250 metri d’altezza per diversi minuti, quasi un’ora, prima che i tecnici risolvessero il problema senza far intervenire i soccorritori.

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Paura in quota, funivia si blocca a 250 metri d’altezza

Secondo quanto riferito, le venti persone a bordo della cabina della funivia bloccatasi sono rimaste al suo interno fino a quando l’abitacolo è tornato alla stazione di arrivo. Con loro anche alcuni bambini.

L’allarme è scattato proprio dai passeggeri che, una volta accortisi del blocco inaspettato della cabina, hanno chiamato le forze dell’ordine per segnalare il problema.

Il guasto ha gettato nel panico le persone, specialmente dopo la notizia del crollo della funivia del Mottarone che ha provocato la morte di 14 persone. A riportarle alla calma, un addetto alla sicurezza presente sempre sulle cabine che ha spiegato loro il motivo del blocco e come avrebbero proceduto i tecnici.

Funivia del Faito bloccata, i passeggeri scendono sani e salvi dalla cabina arrivata in stazione

Dopo meno di un’ora, la cabina è tornata a muoversi lentamente fino alla stazione di arrivo, dove le persone sono state fatte scendere. Il disservizio è il secondo negli ultimi  30 anni.

La società che gestisce il funzionamento della funivia ha fatto sapere che tale guasto può succedere, ma che “il sistema ha funzionato perfettamente per gestire l’emergenza.

Comunque, per far sì che siano effettuati tutti i controlli, la funivia resterà chiusa nella giornata di oggi , lunedì 5 luglio. La manovra di recupero è stata consentita da un gruppo elettrogeno che alimenta il motore di recupero.

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