Saltafila del vaccino in Valle Caudina

Redazione
Saltafila del vaccino in Valle Caudina
Avellino: open-day per le vaccinazioni anti Covid-10 gioved' 21 dicembre

Saltafila del vaccino in Valle Caudina.  Tra i vaccinati che hanno saltato la fila anagrafica ricadendo nella categoria «altro», la più alta percentuale si trova in Sicilia, Campania, Calabria e Valle d’ Aosta.

Commissione antimafia

Con il sospetto che si sia voluto favorire «gli amici degli amici», il presidente della Commissione antimafia, Nicola Morra, annuncia su Facebook che chiederà gli elenchi dei vaccinati. A scorrere i dati, l’ anomalia balza agli occhi.

Su 11.850.555 dosi, quelle non destinate a over 80, a ospiti delle Rsa, a operatori sanitari, a personale «non sanitario» o scolastico e alle forze armate sono state 2.236.752. Più della metà delle 4.106.273 dosi degli over 80.

Un gruppo che attira l’ attenzione dei pm. Ieri 23 avvisi di garanzia a Biella per dirigenti, avvocati, commercialisti e vertici dell’ Asl vaccinati a gennaio con dosi per i sanitari.

«Gli accertamenti proseguono» ha detto il procuratore di Teresa Angela Camelio. A Oristano in 15 avrebbero vaccinato chi non era in fila.

Ben 695.235 somministrazioni ad «altri» sono censite in Sicilia, Campania, Calabria che subiscono l’ aggressione di mafia, camorra e ‘ndrangheta, fa notare Morra, che vi aggiunge anche la Valle d’ Aosta.

E  dichiara di aver concordato questa iniziativa con Paolo Lattanzio, coordinatore in Antimafia del comitato sulla prevenzione e repressione delle attività predatorie della criminalità organizzata durante l’ emergenza sanitaria.

I saltafila in Valle Caudina

Alcuni nostri lettori ci segnalano episodi del genere anche in Valle Caudina. Il giornale sta verificando e così dovrebbero fare anche e soprattutto  le due aziende sanitarie, quella di Avellino e quella di Benevento.

Non possiamo certo sperare di essere un’isola felice. Anzi, per antonomasia, i caudini credono di essere ancora più furbi di tutti. Vale, però, la pena ricordare che questa volta si va incontro a seri problemi giudiziari.Senza contare la spregevolezza della persona che si fa iniettare il vaccino prendendo il posto di un anziano o di un malato.