San Martino : assolti due cugini, a processo l’impenditore che li accusava

Redazione
San Martino : assolti due cugini, a processo l’impenditore che li accusava
Arienzo: assolto Francesco Iannone

San Martino : assolti due cugini, a processo l’impenditore che li accusava. La Corte d’Appello di Napoli,  I sezione Penale, , condividendo le argomentazioni giuridiche sostenute dall’avvocato Valeria Verrusio, ha assolto con formula piena D.M.G. e D.M.P., entrambi originari di San Martino Valle Caudina.

Travagliata vicenda

La sentenza mette fine ad una  travagliata vicenda che, dal lontano 2014, vedeva alla sbarra i due noti pregiudicati caudini. I due, inizialmente, dovevano rispondere  di estorsione aggravata e di plurimi tentativi di estorsione ai danni di un noto imprenditore di Apollosa. Secondo le accuse avrebbero costretto quest’ultimo a consegnare loro dapprima delle somme di danaro e, successivamente, una autovettura di grossa cilindrata.

Fatto, quest’ultimo, non verificatosi solo grazie al solerte intervento dei Carabinieri della locale stazione di Montesarchio. Le indagini avevano preso il via e dalla denunzia presentata della persona offesa . A fronte delle pressanti richieste e delle azioni violente perpetrate per settimane dai due imputati, aveva deciso di raccontare tutto ai Carabinieri.

La meticolosa attività investigativa, durata circa due anni, aveva confermato i frequenti ed anomali contatti tra gli imputati e l’imprenditore, giungendo così  alla contestazione dei gravi  reati di estorsione aggravata e di plurimi episodi tentati.

Il Tribunale di Avellino in prima istanza, condividendo le argomentazioni giuridiche sostenute dall’avvocato Valeria Verrusio, aveva riqualificato il fatto nel più mite reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni ed aveva  condannato i due cugini alla sola pena di mesi sei di reclusione.

Colpo di scena

Non solo. Proprio nel primo grado di giudizio si era palesato un clamoroso colpo di scena. Nel corso della lunga ed articolata istruttoria dibattimentale,  erano emersi profili di responsabilità a carico della sedicente persona offesa.

Così, il Tribunale di Avellino  aveva anche disposto la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica per il reato di false dichiarazioni rese alla polizia giudiziaria.Il processo a carico dell’imprenditore sannita ha preso il via  lo scorso 28 maggio innanzi al Tribunale di Avellino.