San Martino Valle Caudina: Otto anni senza don Ugo Della Camera

Redazione
San Martino Valle Caudina: Otto anni senza don Ugo Della Camera

Lunedì prossimo, 29 ottobre, ricorrerà l’ottavo anniversario della scomparsa di monsignor Ugo Della Camera, sempre presente nel cuore dei cittadini di San Martino Valle Caudina. Il meeting dei giovani e quello per i bambini, l’amore per la montagna, i momenti di raccoglimento in quella zona che lui denominò La Rosa Mistica, le paterne strigliate, i sorrisi di amore e di perdono, l’aiuto che dava alle persone in difficoltà, senza strombazzare in giro il suo impegno, la dirittura morale, forte come il granito, ed una grande fede. Sono questi alcuni tratti distintivi della personalità di quello che è stato, certamente, un buon pastore ed in suo suffragio, proprio lunedì, alle ore 18,00, sarà celebrata una santa messa voluta dal suo successore don Salvatore Picca. La morte del sacerdote arrivò, dopo una lunga e terribile malattia, che lui accettò con estrema pazienza, tanto da essere, anche sul letto di morte, un esempio per tutti. A prima vista, poteva sembrare un ruvido curato di campagna, ma spesso le apparenze ingannano. Era una persona mite, buona, altruista e la sua personalità era alimentata da una fede, temprata dalla preghiera e dalla certezza della presenza di Dio. Don Ugo, il titolo di monsignore gli stava stretto, cercava e trovava Dio nella straordinaria bellezza del creato. Nei giorni di estate, era facile vederlo passeggiare nei pressi del Mafariello, con il breviario in mano. In quei momenti, il suo viso era placido perché si beava dell’amore del Signore verso gli uomini. “Un Dio che crea cose tanto belle, disse una volta in una intervista, non può non essere un Dio buono e misericordioso. Le porte della casa del Signore, quella celeste e quella terrena, sono aperte sempre e a tutti. Non bisogna neanche bussare”.
Un prete buono ed un buon sacerdote che ha saputo essere pastore e guida per la sua comunità. Non era nato a San Martino, ma San Martino era diventata la sua patria, il suo paese. E la patria non dimentica mai un suo figlio.