Sant’Agata de’ Goti: l’assessore Ascierto chiarisce a proposito di reddito di cittadinanza

Redazione
Sant’Agata de’ Goti: l’assessore Ascierto chiarisce a proposito di reddito di cittadinanza

Sant’Agata de’ Goti. Fa chiarezza l’assessore Ascierto dopo la pubblicazione a mezzo stampa di un articolo in cui la delegata alle Politiche sociali, Politiche per la famiglia e Pari opportunità viene chiamata in causa sul tema del reddito di cittadinanza.

“Avevo fugacemente e sinteticamente risposto al locale corrispondente di una nota testata giornalistica –spiega l’assessore Ascierto, sul tema “reddito di cittadinanza” durante una interlocuzione breve e informale non certamente finalizzata alla pubblicazione di un articolo che prevedesse una risposta ad un’istanza presentata dal M5S in altra sede (ovvero il Comune) ed in tutt’altra modalità. Non consideravo questo il modo per fornire le giuste delucidazioni al complesso lavoro posto in essere dall’Ente.

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“Mi sono ritrovata- prosegue – citata in un articolo prontamente ripreso e pubblicato sui social proprio dagli attivisti 5 stelle … con una serie di “considerazioni” che definirei improprie ed inopportune atteso che la fase 2 del reddito di cittadinanza, di fatto, non è ancora partita.

Ritengo, pertanto, dover fornire le giuste informazioni in merito all’accaduto attraverso un formale comunicato indirizzato a tutti gli organi di stampa considerato anche che le informazioni ed i chiarimenti che seguono erano già stati inviati con un comunicato ufficiale in data 31 ottobre, unicamente alla testata giornalistica che aveva pubblicato il primo “pezzo”. L’invio in esclusiva (con richiesta di rettifica e pubblicazione dei chiarimenti) seguiva le logiche della correttezza che ha sempre contraddistinto i rapporti tra questo Ente e gli organi di stampa. Purtroppo l’articolo è stato pubblicato in maniera parziale, tagliando, immagino per esigenze di spazio, alcune parti essenziali, che peraltro anticipavano notizie e atti ufficiali pubblicati in questi giorni.

Sulla GU Serie Generale n. 258 del 04-11-2019, infatti, è stato pubblicato il Decreto Ministero Politiche Sociali e del lavoro n. 108/2019 che istituisce Il Sistema informativo del RdC che definisce “Il trattamento dei dati sui beneficiari del Rdc è effettuato nell’ambito del Sistema informativo del Rdc al fine di assicurare il rispetto dei livelli   essenziali   delle   prestazioni,   ed,   in particolare, per consentire l’attivazione e la gestione dei Patti per il lavoro e dei Patti   per   l’inclusione   sociale   da   parte rispettivamente dei Servizi per il lavoro e dei Servizi competenti per il contrasto alla povertà dei comuni, che si coordinano a livello di Ambito territoriale, nonché per finalità di verifica e controllo … nonché per la comunicazione delle informazioni sui progetti utili alla collettività e sull’assolvimento dei relativi obblighi…”

Il Decreto … che definisce le forme, le caratteristiche nonché le modalità di attuazione dei progetti utili alla collettività (PUC), …, non è stato ancora Pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Chiarimenti in merito al Reddito di Cittadinanza per la partecipazione a progetti a titolarità dei comuni

“Premesso che la legge istitutiva del (Reddito di cittadinanza) RdC ed in particolare l’art. 4 comma 15, del D.L. 4/2019, convertito con modificazioni dalla L. 28/03/2019, n. 26, stabilisce che “il beneficiario è tenuto ad offrire, nell’ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l’inclusione sociale, la propria disponibilità per la partecipazione a progetti a titolarità dei comuni, utili alla collettività, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, da svolgere presso il medesimo comune di residenza, mettendo a disposizione un numero di ore compatibile con le altre attività del beneficiario e comunque non inferiore al numero di otto ore settimanali, aumentabili fino ad un numero massimo di sedici ore complessive settimanali con il consenso di entrambe le parti”.

Si rappresenta – prosegue l’assessore Angela Ascierto – che il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che definisce le forme, le caratteristiche nonché le modalità di attuazione dei progetti utili alla collettività (PUC), è stato sottoscritto solo in data 22 ottobre 2019 e, come da comunicato del Ministero stesso, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale dopo la registrazione da parte della Corte dei Conti.

Nonostante si ravvisi, al momento, la impossibilità a poter avanzare proposte progettuali – tenendo conto che non sono ancora state chiarite le modalità con cui dovranno essere trasmesse, nell’apposita sezione sulla piattaforma GEPI istituita dal suddetto ministero per il coordinamento dei comuni – il nostro Ente sta comunque lavorando a una serie di proposte/progetto per impiegare i beneficiari del reddito, che possono essere sinteticamente declinate in quattro macroaree:

  1. Cittadinanza Verde Comune – manutenzione e pulizia verde, edifici e strutture pubbliche, cimiteri e luoghi di particolare pregio storico-architettonico;
  2. Cittadinanza Sicurezza in Comune – controllo dei flussi pedonali presso gli edifici scolastici negli orari di entrata/uscita;
  3. Cittadinanza per il Sociale – servizio di assistenza domiciliare agli anziani e alle fasce deboli della popolazione per un sostegno nello svolgimento delle mansioni quotidiane;
  4. Cittadinanza Eventi intersettoriali– collaborazione logistica di manifestazioni/eventi organizzati dall’Ente.

Inoltre, come precisato nelle linee guida per il RdC, i Comuni potranno valutare come gestire i PUC (N.d.r-Progetti utili alla collettività), se come comune singolo o in forma associata, come del nostro caso, raccordandosi a livello di Ambito Territoriale. È inoltre da valutare, come peraltro prevede lo stesso D.L. n. 4/2019, anche il coinvolgimento, ai fini dell’attuazione dei PUC, di soggetti del terzo settore o di altri soggetti pubblici in qualità di partner del Comune.

In merito- sottolinea ancora Angela Ascierto – si condividono le perplessità espresse dal Presidente ANCI dott. Antonio Decaro che, a seguito della sottoscrizione del Decreto che definisce le forme e le modalità di attuazione dei Progetti utili alla collettività (PUC), ha dichiarato « ..permangono tra i municipi alcuni timori relativi alle difficoltà nella fase applicativa dei progetti, con particolare riferimento al grande sforzo amministrativo richiesto soprattutto in termini organizzativi. La platea dei beneficiari è ampia e la gestione della fase transitoria, fino alla implementazione della piattaforma per il reddito, complessa».

È opportuno precisare, infine, che, solo a seguito dell’accreditamento degli operatori comunali e d’Ambito Sociale sulla piattaforma GePI, avvenuto da pochi giorni, si è potuto dare inizio, secondo le rispettive competenze, ai controlli di cittadinanza e di residenza e sono state diramate le prime convocazioni per l’analisi preliminare di ogni singolo nucleo familiare beneficiario di RdC. Attività propedeutica all’inizio della fase 2.

Per concludere e per rispondere anche a chi si è affrettato a scrivere e pubblicare sui social inutili illazioni, l’iter attuativo del Reddito di Cittadinanza per la partecipazione a progetti a titolarità dei comuni è stato avviato da pochi giorni e siamo solo nelle fasi iniziali.

Non si può eccepire a questo assessorato né a questa amministrazione di avere un “atteggiamento pilatesco” rispetto ad un impegno serio e concreto che mette in campo disponibilità e proposte. Sembra superfluo ma è opportuno ricordare che si sta seguendo una procedura, identica per tutti gli enti locali d’Italia, secondo la legge istitutiva del Reddito di Cittadinanza”.