Valle Caudina: aumentano i positivi e i ragazzi non si vaccinano

Redazione
Valle Caudina: aumentano i positivi e i ragazzi non si vaccinano
"Terza dose impossibile in Irpinia: disorganizzazione e fallimento

Valle Caudina: aumentano i positivi e i ragazzi non si vaccinano. Il governo apre a una trattativa per la modifica dei parametri che determinano i colori delle Regioni. Anche se il ministro della Salute, Roberto Speranza, frena poiché comunque le limitazioni previste in fascia gialla non rappresentano un grande sacrificio.

Campania in zona gialla

Nell’ultimo report dell’Istituto superiore di Sanità (diffuso venerdì scorso) c’erano quattro regioni con più di 15 casi ogni 100mila abitanti su base settimanale.

Dunque più vicine a superare, nel giro di un mese, il fatidico traguardo di 50 che comporta il passaggio in fascia gialla, con una serie di limitazioni: Abruzzo, Sicilia, Marche e Campania.

Valle Caudina: aumentano i positivi e i ragazzi non si vaccinano

Purtroppo si assiste ad un nuovo incremento di positivi in tutte la province della nostra regione. Le cose non vanno meglio a Cervinara dove, nel giro di meno di una settimana, si è passati dal covid free a cinque nuovi positivi.

Le cose potrebbero anche peggjorare nei prossimi giorni. Senza contare che in  tutta la provincia di Avellino ci troviamo di fronte al fenomeno dell’aumento del contagio nelle fasce più giovani.

A questo si aggiunge il trend che i genitori non fanno vaccinare i propri figli. A lanciare l’allarme direttamente la direttrice generale dell’Azienda Sanitaria Avellino Maria Morgante.

L’Asl le tenta tutte per vaccinare i ragazzi dai 12 ai 19 anni. Proprio nella giornata di oggi a Rotondi, in mattinata, e a Roccabascerana, nel pomeriggio, stazionerà il camper della salute.

Pochi giovani in piattaforma

La Morgante, però, denuncia che la presenza di pochi giovani iscritti sulla piattaforma regionale. Così gli hub vaccinali funzionano solo per le seconde dosi. Le prime dosi restano scarse.

La mancata vaccinazione dei giovani, oltre a favorire la diffusione del covid- 19, rischia di avere serie conseguenze anche per il ritorno a scuola nell’oramai prossimo mese di settembre.

Torna lo spettro della didattica a distanza che avrà delle serissime conseguenze sulla preparazione dei nostri ragazzi. Il quadro continua a presentarsi sempre più preoccupante.