Valle Caudina: ex direttore Poste si impossessa del denaro di buoni fruttiferi e libretti postali

Redazione
Valle Caudina: ex direttore Poste si impossessa del denaro di buoni fruttiferi e libretti postali
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Valle Caudina: ex direttore Poste si impossessa del denaro di buoni fruttiferi e libretti postali. Nella mattinata odierna, all’esito di indagini coordinate dai magistrati della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, i militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Montesarchio (BN) stanno eseguendo un decreto di sequestro preventivo.

Sequestro per oltre 200mila euro

Si tratta di un sequestro che deve arrivare alla ragguardevole cifra  di € 279.778,24 di beni mobili ed immobili. Ad emettere il decreto l’Ufficio G.I.P. di Benevento nei confronti di un soggetto gravemente indiziato dei reati di peculato ed autoriciclaggio.

Ad adottare la misura cautelare patrimoniale, il GIP del Tribunale di Benevento. La richiesta arriva al termine di un’articolata attività investigativa. Durante le indagini, con la fattiva collaborazione di Poste Italiane, le Fiamme Gialle ricostruivano un univoco e chiaro quadro indiziario.

Da questo quadro emergeva che il soggetto indagato, in virtù dell’apicale ruolo ricoperto allora di direttore dell’ufficio postale di Limatola, si impossessava di ingenti somme di denaro depositate su buoni fruttiferi e libretti postali intestati a taluni clienti che gli avevano affidato la custodia degli stessi.

Il trasferimento su conti correnti

Le investigazioni, eseguite attraverso mirate indagini finanziarie nell’ambito delle quali si  analizzavano innumerevoli transazioni, dimostravano, altresì, che parte delle somme sottratte venivano successivamente trasferite dall’indagato su conti correnti, di cui aveva la disponibilità, intestati ad altri soggetti (familiari), attraverso versamenti frazionati.

Sono in corso, presso vari Istituti di Credito, le sistematiche operazioni di ricerca finalizzate all’individuazione di disponibilità bancarie e/o finanziarie che saranno sottoposte a sequestro, sino alla concorrenza dell’appropriazione indebita.

Le indagini hanno prodotto il primo importante risultato. Il sequestro dovrebbe impedire di distrarre i fondi, onde poter rimborsare i proprietari di buoni e libretti.

Attenzione, però, a mano che si incorra in un accordo ci vorranno degli anni prima di tornare in possesso delle cifre perdute. Poste Italiane comunque ha fatto sapere che tutti i clienti che sono incappati nell’appropriazione indebita, saranno rimborsati.