Valle Caudina: i sogni di Iossouf infranti su una striscia di asfalto

Redazione
Valle Caudina: i sogni di Iossouf infranti su una striscia di asfalto
Valle Caudina: i sogni di Iossouf infranti su una striscia di asfalto

Valle Caudina: i sogni di Iossouf infranti su una striscia di asfalto. Devi crescere in fretta se hai la sfortuna di nascere in alcune zone del mondo. Devi crescere in fretta, devi diventare uomo se vuoi sopravvivere.

Infanzia e adolescenza cancellate

Per chi, come Iossouf Songne, il ragazzo di appena 18 anni che, all’alba di questa mattina, è stato travolto ed ucciso, lungo la strada statale Appia, in località Campizze di Rotondi, nasce in Burkina Faso non esiste infanzia e adolescenza.  Devi diventare uomo in fretta ed affrontare vicissitudini che un uomo, nato nel nostro occidente, non potrebbe mai sopportare. Non potrebbe mai immaginare

A 18 anni questo ragazzo è morto mentre si recava al lavoro, prima dell’alba, in uno stabilimento della Valle Caudina. Iossouf era arrivato nel centro di Campizze di Rotondi da cinque mesi. Questo vuol dire che non era ancora maggiorenne.

Arrivava da Lampedusa ed anche su quest’isola era rimasto diversi mesi. E chi sa quanto tempo ha impiegato per arrivare dal Burkina Faso nel nostro paese. Non osiamo neanche immaginare gli stenti, la fame e gli altri soprusi che aveva patito.

Forse Iossouf nel suo paese era considerato un fortunato perché i genitori avevano trovato i soldi per fargli affrontare quel viaggio impossibile ed affidarlo ai cinici mercanti di carne umana che lasciano lunghissime scie di sangue sul loro cammino.

Lo stesso ragazzo, forse, si considerava un fortunato perché aveva trovato un lavoro in Valle Caudina e sognava di poter mettere insieme il denaro per pagare quel viaggio della speranza ai propri cari.

Sognava Iossouf perché anche se la vita ti fa crescere in fretta i sogni non te li strappa. Sognava anche stamattina quando alle 5 e 40 pedalava nel buio dell’Appia per raggiungere il luogo dove lavorava.

I sogni infranti su una striscia di asfalto

I suoi sogni si sono infranti su quella striscia di asfalto dove ha avuto la sfortuna di essere investito due volte. Nel buio è difficile scorgere quelle biciclette che viaggiano senza fari e senza catarifrangenti. E’ difficile immaginare quanti sogni di riscatto viaggino su quelle due ruote.

Ora il pensiero non può che andare ai suoi genitori ed ai suoi familiari. Probabilmente, in qualche villaggio del Burkina Faso, dilaniato dalla fame e dall’ennesima guerriglia, c’è chi pensa che Iossouf sta riuscendo a costruirsi una vita migliore. Ma nessuno più risponderà alle telefonate sul cellulare perché Iossouf ha smesso di sognare. Ci possiamo solo augurare che ora si trovi in un mondo migliore anche perché nulla può essere peggio dell’ inferno in cui è vissuto.

Peppino Vaccariello