Valle Caudina, il covid uccide una persona di 48 anni

Redazione
Valle Caudina, il covid uccide una persona di 48 anni
No vax contrae il virus, prima si accoltella e poi si lancia dal balcone

Valle Caudina, il covid uccide una persona di 48 anni. Aveva soli 48 anni ed è morto di covid- 19 presso l’azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino. San Martino piange la sua terza vittima di questo maledetto virus ed è la 19esima in Valle Caudina. Non può colpire l’età di questa persona morta .

Il Coronavirus continua a fare del male anche alle persone non anziane. Non dimentichiamo che un’altra vittima giovanissima, aveva soli 36 anni, si è registrata ad Arpaia. Chiunque, cinicamente, avesse pensato ch fosse un problema solo per gli anziani farebbe meglio  ricredersi e a farlo anche in fretta.

La notizia di questa giovane vittima viene comunicata dal sindaco di San Martino Valle Caudina Pasquale Pisano che esprime la vicinanza alla famiglia..

Intano, nella serata di ieri si sono registrati i decessi di due anziani, un 72enne di Ariano Irpino ed una 87enne di Volturara Irpino, presso il Frangipane della Città del Tricolle.

Intanto, la Campania resta zona rossa, decisione contestata dal presidente Vincenzo De Luca. Apprendo con viva emozione la decisione del Governo sulle zone Covid. Noi siamo com’è noto, da sempre, per la linea del rigore e della prudenza.

E’ quanto dice, non nascondendo il sarcasmo, il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca. Dunque, esprimo la mia piena condivisione, purtroppo solo virtuale, visto che l’unica zona rossa realmente esistente da noi è la zona dell’aglianico. Tutto il resto è propaganda.

I controlli sono pari a zero. Sono in libera uscita tutti, tranne i venditori di pantofole di panno beige.

Apprezzo tuttavia la coerenza del Governo: solo tre giorni per entrare in zona rossa; ancora tre giorni per uscirne, senza spiegare mai nulla.

Rchiesta

Rinnoviamo intanto la richiesta al Governo di fare un’operazione trasparenza, rendendo pubblici, per tutte le regioni:

1) i dati veri sulle terapie intensive realmente esistenti;

2) i dati chiari e non confusi, sulla tipologia dei tamponi effettuati.

Con immutata stima e commossa partecipazione è la chiosa del governatore.

Al di là del personaggio che non si smentisce mai, per quanto riguarda i controlli, De Luca ha ragione da vendere. Ma quello del governo e della giunta regionale sembra un gioco di rimpallo, un continuo scarica barile.

In questo modo non si va lontano, soprattutto non si sconfigge il virus e la ripresa appare sempre più lontano. Una volta per tutte, Restiamo in un tempo sospeso, dove ad ogni passo in avanti se ne fanno tre dietro.

Sicuramente, venerdì prossimo la Campania non sarà più zona rossa, perché è oramai stato deciso che dicembre dovrà essere il mese cruciale. Ma, l’Epifania tutte le feste porta via e si rischia di rimpiombare in una situazione peggiore di quella di oggi.

Valle Caudina, il covid uccide una persona di 48 anni

Ed allora siano chiari governi e regione, facciano sapere i loro piani per la mobilità, per la scuola e soprattutto per gli ospedali. E pensino ai controlli, quelli veri, non vogliamo più contare i morti.