Valle Caudina: il flagello cinghiali può diventare risorsa economica ?

Redazione
Valle Caudina: il flagello cinghiali può diventare risorsa economica ?
Valle Caudina: il flagello cinghiali può diventare risorsa economica ?

Valle Caudina: il flagello cinghiali può diventare risorsa economica ? Si è tenuto  presso la sala UNICEF del Comune di San Martino V.C. (AV), in corso Vittorio Emanuele, il convegno sul tema “Cinghiali: da problema ad opportunità.

Problema sentito

Il convegno organizzato dal gruppo consiliare Alternativa per San Martino  ha  avuto tra gli interventi i consiglieri comunali  Costantino Ricci, Aniello Troiano e Francesco Capuano.    Il convegno ha visto una partecipazione straordinaria di pubblico che hanno riempito la sala Unicef  in tutti  gli spazi disponibili e lasciando tante persone in piedi, segnando con la loro presenza come il problema sia molto sentito.

In sala, associazioni del mondo venatorio, macellai e salumifici molto attenti  a comprendere come avviare un processo che porti alla costituzione di centri di lavorazione della selvaggina per poter realizzare prodotti di qualità a base di carne di cinghiale e di proporli sul mercato locale, nazionale ed internazionale.

Tra i presenti tanti rappresentanti istituzionali della zona come Vincenzo Falzarano sindaco di Airola, Roberto Del Grosso sindaco di Roccabascerana, Angelo Marino sindaco di San Marco dei Cavoti, Costantino Caturano presidente Parco regionale del Taburno, Carmine Fusco presidente ATC Benevento, Antonello Laudanna vice presidente Provincia di Benevento, Domenico Iannotta assessore Sant’Agata dei Goti, Umberto Schipani consigliere delegato Montesarchio e Nicola De Leonardis presidente regionale settore agroalimentare di Confcooperative.

Gli Interventi che si sono susseguiti sono stati di un altissimo spessore tecnico ad iniziare  dal Dott Aldo di Brita,  Dottore Forestale e Tecnico Faunistico, Docente del Corso d’Impatto e Gestione degli Ungulati Selvatici sulle colture Agrarie e Forestali dell’Università degli Studi del Molise, che ha messo in evidenza la forte presenza dei cinghiali in Campania dimostrando con i numeri la tendenza in aumento dei capi abbattuti e l’aumento dei danni prodotti tra incidenti stradali e danni alle colture agricole anche di pregio.

Ha proseguito poi il Dott. Sabatino Troisi  componente del gruppo di lavoro ministeriale per la stesura delle “linee guida sull’igiene della selvaggina selvatica” e membro del coordinamento scientifico del “Piano Generale Emergenza Cinghiali in Campania nelle aree protette regionali, che ha parlato dell’organizzazione della filiera della carne di cinghiale.

Gli interventi  sono proseguiti con i rappresentanti dell’ Unione Regionale Cacciatori dell’Appennino Marche U.R.C.A. Francesco Marchetti  e  Vincenzo Massimo Iuliano   che hanno portato all’attenzione della  platea la loro esperienza  nel campo della costruzione  della fiera della  carne di cinghiale .

Chiusura dell’assessore Caputo

Ha concluso i lavori on. Nicola Caputo      Assessore Regionale all’Agricoltura-   che ha molto apprezzato l’idea  di trasformare il problema dei cinghiali in opportunità economica, con la costruzione di una filiera che vede coinvolti cacciatori, case di caccia, centri di lavorazione della selvaggina, per contribuire in modo determinante alla riduzione della presenza di cinghiali sul territorio, e dare, nello stesso tempo, la possibilità ad una serie di operatori economici di proporre ai consumatori una carne certificata, sicura dal punto di vista sanitario e di grande qualità.

Ha descritto infine le iniziative e le risorse che la Regione  Campania sta mettendo in campo per le case di caccia e ha preso in seria considerazione la necessità di aprire una linea di finanziamento per dei centri di lavorazione della selvaggina.