Valle Caudina: la strada ferrata antidoto all’inquinamento

Redazione
Valle Caudina: la strada ferrata antidoto all’inquinamento
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Le città affogano nello smog. Per fortuna, dalle nostre parti, tranne qualche eccezione, nei pressi delle strade più trafficate, non esiste questo problema.
E’ la dimostrazione meglio riuscita che l’ambiente sano e pulito può essere uno di quei fattori per uno sviluppo serio del territorio. La qualità dell’aria che respiriamo, dell’acqua che beviamo, dei cibi che consumiamo, della vita che conduciamo sono indicatori di grande importanza per determinare scelte di vita.
La Valle Caudina sorge a ridosso di un’area metropolitana tra le più importanti ed intasate al mondo, i suoi paesi sono tutti in decremento demografico, sempre più case restano vuote.
La sfida, una sfida seria e concreta e realizzabile da subito, sarebbe quella di farla divenire una attrattiva zona residenziale oppure un buen retiro. Proprio in questi giorni, in cui impazza questa sorta di “primavera” invernale, si riscopre la bellezza di stare all’aria aperta, di fare sport o semplici passeggiate.
Un vero e proprio paradiso per chi, ogni giorno, deve lottare con traffico e inquinamento. Non dimentichiamo che quello acustico non è di certo meno pericoloso. La grande scommessa, però, resta quella delle infrastrutture viarie. Se riusciamo a convincere una famiglia di Napoli a trasferirsi da noi, dobbiamo assicurare un modo rapido per recarsi al lavoro. E qui sorgono i grandi e veri problemi. L’unica arteria che conduce a Napoli, ossia l’Appia, spesso diventa un imbuto. Si cammina a passo d’uomo. Nell’attesa che vengano realizzate altre infrastrutture viarie, bisognerebbe sfruttare quella che per decenni è stato il grande collegamento con Napoli, ossia la strada ferrata.
In treno si potrebbe arrivare in mezz’ora sino al capoluogo di regione. Bisognerebbe solo potenziare le corse e fornire servizi seri ai pendolari. E’ uno dei punti programmatici che ci vengono sempre presentati ad ogni elezione, da forze politiche di tutti i colori. Per poi restare lettera morta. Pretendere il diritto a viaggiare in modo civile e con i giusti tempi, non ci sembra un privilegio, ma una scelta ragionevole che potrebbe essere d’aiuto a dare una mano a ridurre le polveri sottili anche in città. Chi arriva a Napoli con il treno, lascia l’auto in garage e continua a viaggiare su i mezzi pubblici.