Valle Caudina, Salta l’inchiesta sulle turbative d’asta nei comuni di Bonea e Montesarchio?

Redazione

Accolte le eccezioni formulate nel processo di associazione a delinquere finalizzata ad eseguire numerosi episodi di turbativa d’asta che, nel marzo di due anni fa, portò alla esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di undici persone, oltre che, successivamente, al sequestro di beni per vari milioni di euro.
Le gare in questione furono svolte nei comuni di Castelpoto, Arpaise, Reino, Apollosa, Vitulano, San Salvatore Telesino, Foglianise, Pontelandolfo, Morcone, Tocco Caudio, Bonea e Montesarchio.
Il Tribunale collegiale di Benevento, presidente dott.ssa Fallarino, ha condiviso le eccezioni formulate dall’avv. Dario Vannetiello del Foro di Napoli, difensore di Ciotta Giuseppe detto “baff ‘e fierr”, promotore dell’associazione ed elemento centrale dell’inchiesta .
Il legale aveva eccepito la nullità del decreto che ha disposto il giudizio in quanto la imputazione formulata è insufficiente, poco chiara ed incompleta. All’udienza odierna il collegio ha invitato il pubblico Ministero a precisare le accuse mosse a Ciotta Giuseppe. Non solo.
I Giudici hanno dimostrato di voler approfondire un altro delicatissimo tema, chiedendo al P.M. di produrre i documenti necessari a verificare la fondatezza della eccezione di inutilizzabilità delle intercettazioni ambientali e telefoniche formulata sempre dall’avv. Dario Vannetiello, eseguite, secondo il legale, in violazione della procedura prevista dal codice .
Qualora l’assunto difensivo venga condiviso, l’accusa subirà una secca battuta di arresto, atteso che i risultati della attività di intercettazione rappresentano un elemento significativo a carico non solo di Ciotta Giuseppe, ma di tutti gli imputati.
La prossima udienza è fissata all’08 aprile 2015, giorno in cui il Tribunale stabilirà se le intercettazioni sono utilizzabili o meno.