Valle Caudina: zona industriale senza acqua e senza depuratore,addio ipotesi Zes

Redazione
Valle Caudina: zona industriale senza acqua e senza depuratore,addio ipotesi Zes
Valle Caudina: zona industriale senza acqua e senza depuratore,addio ipotesi Zes

Valle Caudina: zona industriale senza acqua e senza depuratore,addio ipotesi Zes. Otto nuove zone economiche speciali, quattro aree asi  e quattro piani di insediamento produttivo. Il consorzio Asi di Avellino non sta fermo al palo e cerca di aggredire la ripresa, facendo trovare terreno fertile agli imprenditori che intendono scommettere su questa terra, potendo contare sulle grandi agevolazioni che soprattutto le Zes consentono.

Fuori la Valle Caudina

Leggendo il piano del presidente del consorzio Asi di Avellino, l’architetto Pasquale Pisano, non si può non restare sbalorditi perchè la zona industriale di Cervinara, della Valle Caudina, resta fuori da questo poderoso piano di rilancio.

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Ma come, ci chiediamo, per una volta che l’Asi è guidata da un caudino, Pasquale Pisano è anche sindaco di San Martino Valle Caudina, proprio quella zona Asi resta fuori da tutto?

Allora immediatamente ci mettiamo in contatto con la fascia tricolore per chiedere spiegazioni. Con molto garbo, l’architetto Pasquale Pisano ci fa presente che la zona industriale di Cervinara non può essere inserita in alcun modo in questo piano di rilancio in quanto priva di condotta idrica e del depuratore  per le acque reflue.

Sembra uno scherzo ma è proprio così. Nessuno amministratore dell’Asi di Avellino, negli ultimi 35 anni,  ha pensato che un’azienda per insediarsi ha bisogno almeno di acqua potabile  e corrente e fognature.

Non a caso nella nostra zona industriale si trovano insediati solo imprenditori cervinaresi e caudini che con mille sacrifici portano avanti le loro attività. Ma se oggi, una grande azienda decidesse di volersi insediare nell’area asi di Cervinara non lo potrebbe fare proprio per queste carenze strutturali.

L’impegno di Pisano

Pasquale Pisano sta cercando di risolvere questa problematica che ha eridatato, bella e buona, dai suoi predecessori.Sta lavorando con l’Alto Calore per ampliare la capacità del depuratore consortile che si trova tra Rotondi e Paolisi. E, sempre con l’Alto Calore, intende portare l’acqua potabile nella zona Asii, grazie al serbatoio che si trova in località Quercino.

Bisogna riconoscere al sindaco che ha preso subito a cuore questa incredibile situazione ma ci vorrà tempo e ci vorranno capitali per risolvere. Ed, intanto la Valle Caudina perde un’altra opportunità di sviluppo, questa terra sembra avere un destino segnato. E chi amministra oggi deve fare miracoli per tentare di risanare i guasti del passato.

                                                                                                                                                                                                                                             Peppino Vaccariello