Addio primavera, domani scatta l’allerta meteo

Redazione
Addio primavera, domani scatta l’allerta meteo
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Addio primavera, domani scatta l’allerta meteo. Addio a questo bel anticipo di primavera che ci hanno regalati i primi giorni del mese di febbraio. Arrivederci alle giornate di sole e alle temperature miti che hanno contraddistinto quasi per intero la settimana che si conclude oggi.

Vento e pioggia.

Domani, domenica sette febbraio tornano vento e pioggia e scatta anche l’allerta meteo di colore giallo. La Protezione civile della Regione Campania ha emanato un avviso di allerta meteo con criticità idrogeologica di livello ‘Giallo’ sull’intero territorio.

L’allerta scatta a partire dalle 13 di domani, domenica 7 febbraio, e per le 24 ore successive, ossia fino alle 13 di lunedì 8 febbraio.
Sull’intero territorio, si legge in una nota della Protezione civile regionale, si evidenziano precipitazioni sparse, rovesci o locali temporali anche intensi.

A questo quadro meteo si associano locali raffiche di vento. La perturbazione insisterà dapprima sui quadranti settentrionali della regione per poi estendersi su quelli meridionali: sulle zone 6,7,8 (Piana Sele e Alto Cilento; Tanagro; Basso Cilento) infatti l’intensità dei temporali si rivelerà maggiore a partire dal tardo pomeriggio di domani.

Dissesto idrogeologico

Con l’allerta meteo torna anche la paura per il dissesto idrogeologico. Purtroppo, questo tipo di allarme resta una costante per tutta la Valle Caudina. Occorrono interventi strutturali per superare una volta per tutte questa situazione.

Bisogna augurarsi che il governo Draghi con il Recovery Plan agisca anche su questo spinoso terreno. Dovrebbe essere così perché lo raccomanda proprio l’Europa.

Sono necessari interventi strutturali, ma anche snelli e privi di burocrazia. Già in passato, infatti, pur avendo i fondi le varie autorità non riuscivano a spenderli. Tagliare i lacci burocratici rappresenta davvero la più grande riforma.

Il dissesto idrogeologico funesta l’intero paese. Purtroppo, la colpa resta sempre di noi esseri umani che continuiamo a sfregiare la natura. Con questi soldi, però, si potrebbero sistemare diverse cose. Una bella sfida per lo stesso Mario Draghi che davvero potrebbe incidere il suo nome a lettere cubitali nella storia del nostro paese.