Benevento, celebrazioni in onore di Padre Ludovico Acernese

Redazione
Benevento, celebrazioni in onore di Padre Ludovico Acernese

Sono iniziate a Benevento le celebrazioni in vista del centenario della morte del frate cappuccino padre Lodovico Acernese. Ieri sera, nell’auditorium “Giovanni Paolo II” al Viale degli Atlantici, è stata presentata la biografia dedicata al fondatore della congregazione delle Suore Francescane Immacolatine, scritta da mons. Pasquale Maria Mainolfi e stampata presso la tipografia Borrelli di San Giorgio del Sannio. Si tratta del primo atto di un lungo cammino che, come ha annunciato il sindaco di Pietradefusi Giulio Belmonte, si concluderà il 16 febbraio 2016 con l’inaugurazione di un monumento al servo di Dio nel centro storico del paese irpino che gli ha dato i natali.
La manifestazione di ieri sera è stata molto partecipata. Presenti l’arcivescovo di Benevento mons. Andrea Mugione, l’ex nunzio apostolico Luigi Barbarito, il parroco di Pietradefusi don Claudio Moffa, numerosi sacerdoti e religiosi ma anche gli studenti, accompagnati dai genitori, delle scuole affidate alle cure delle suore francescane. Assente, invece, il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, che però ha inviato un telegramma corredato da un messaggio indirizzato alla superiora generale Suor Emanuela Concetta Resta Zaccaria.
La serata, presentata dal giornalista Achille Mottola, si è aperta con l’esibizione del coro della Scuola Santa Chiara di Assisi di Avellino e della Corale “Padre Lodovico Acernese” di Pietradefusi e Montefusco, diretta da suor Carmela Penna. Dopo i saluti del sindaco Belmonte e della superiora generale suor Emanuela, la parola è passata all’autore che ha delineato il profilo del frate cappuccino che viene ricordato soprattutto per essere stato maestro e guida di santità della giovane Teresa Manganiello, beatificata a Benevento nel 2010.
Nel suo intervento, Mainolfi ha sottolineato che “la fama di santità di padre Lodovico non si è mai spenta tra la nostra gente e ci auguriamo che possa presto compiersi il processo canonico per vederlo innalzato agli onori degli altari. La sua più grande opera è stata la fondazione dell’ordine religioso femminile che porta impresso il carisma francescano associato alla devozione mariana. Era animato da generosità apostolica che lo portò a diffondere il terzo ordine francescano in 22 paesi a cavallo tra il Sannio e l’Irpinia. Era un cantore di Maria attraverso la sua predicazione e i suoi scritti”.

Pellegrino Giornale