Farmaci salvavita, Cervinara, San Martino, Rotondi e Roccabascerana, consiglio comunale congiunto

19 Luglio 2014

Farmaci salvavita, Cervinara, San Martino, Rotondi e Roccabascerana, consiglio comunale congiunto

Da diciannove giorni, il poliambulatorio dell’Asl di Cervinara non distribuisce più i farmaci salva vita. Le persone ammalate di cancro, con gravi disturbi cardiaci ed anche i trapiantati, di Rotondi, Cervinara, San Martino e Roccabascerana, per poter ritirare le medicine di cui hanno un primario bisogno, devono recarsi presso la farmacia dell’Asl di via degli Imbimbo ad Avellino, che, tra l’altro, contrariamente a quanto comunicato dalla stessa Asl, il sabato non è aperta. È una decisione inumana, presa dal direttore generale dell’azienda sanitaria locale, Sergio Florio, in nome di uno sbandierato miglioramento del servizio e dei tagli alla spesa. Il servizio non è stato per nulla migliorato, anzi, si mettono queste persone, che soffrono e lottano per sopravvivere, in una condizione di estremo disagio. Abbiamo sollevato e denunciato su queste colonne la vicenda, che è indegna di un paese civile. Lo stiamo facendo quotidianamente, da quasi tre settimane, ed abbiamo ottenuto la convocazione di un consiglio comunale congiunto che si terrà mercoledì 23  luglio ed ieri, il sindaco di Cervinara, Filuccio Tangredi, ha messo a disposi zione un’auto per far ritirare le medicine ad Avellino per due persone ammalate di tumore. Non solo, la consigliera regionale del Pd Rosetta D’Amelio ha presentato un’interrogazione al governatore Caldoro. Per il resto silenzio, un assordante silenzio. Tacciono i rappresentanti parlamentari, tacciono i partiti, tacciono i sindacati, tacciono le associazioni, tace la chiesa e neanche i medici hanno preso una posizione pubblica. Le persone interessate sono più di una cinquantina. Si tratta di gente dignitosa, persone che stanno portando avanti una battaglia terribile che avrebbero bisogno del nostro aiuto, del nostro supporto. Le stiamo lasciando sole, senza neanche un briciolo di pietà. Ma, abbandonando loro, sprofondiamo noi nell’abisso dell’ egoismo e mettiamo una pietra tombale sul concetto di comunità.

Pe.Va.

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