Mercogliano: la processione di Piergiuseppe Pesce per la Candelora 2024

Redazione
Mercogliano: la processione di Piergiuseppe Pesce per la Candelora 2024
Mercogliano: la processione di Piergiuseppe Pesce per la Candelora 2024

Mercogliano: la processione di Piergiuseppe Pesce per la Candelora 2024. Una schiera di statue in resina policroma che si avvia verso la redenzione: una processione ferma, compatta, eppure in cammino è quella a cui darà vita l’artista NeoPop Piergiuseppe Pesce, all’interno degli spazi della Chiesa Monumentale dell’Annunziata Vecchia, che apre eccezionalmente le sue porte in occasione della Candelora 2024.

“L’ultima crociata. Il Perdono” sarà inaugurata il 29 gennaio alle 18, alla presenza dell’artista insieme a Don Vitaliano Della Sala ed Enrico Mascilli Migliorini. La presentazione ufficiale sarà accompagnata da un aperitivo voluto e organizzato dalla chef e titolare della pasticceria Dolciarte, Carmen Vecchione.

Curata da Ri.Genera Impresa Sociale, con la direzione creativa di Massimo Saveriano e il sostegno del Comune di Mercogliano, la mostra resterà visitabile fino al 29 febbraio. Prima tappa di un percorso artistico, culturale, di fede e devozione che culminerà il 2 febbraio con il rito della luce e l’ascesa per raggiungere la Madonna di Montevergine, tra storia pagana e cristianesimo popolare.

Una liturgia dell’arte che si fonderà con quella dello spirito e dell’anima di Piergiuseppe Pesce, cattolico, credente e profondamente ispirato dalla bellezza della santità di cui è intrisa questa installazione: esposta nel 2006 nella Chiesa di San Carlo Borromeo a Spoleto, nel 2011 a Gualdo Tadino – tra le mura imponenti della Rocca Flea – accolta nel 2013 a Gubbio nella Chiesa di Santa Maria dei Laici, cambierà ancora volto e si rinnoverà tra le architetture dell’Annunziata. Perché i veri protagonisti di questa opera sono gli spettatori, capaci di renderla viva, di animare questo gruppo scultoreo – fatto di migliaia di statue, di veli, di corone, di vesti, di simboli – con emozioni e passioni umane.

Così l’artista chiede perdono e ci invita a percorrere lo stesso cammino: Santi, Martiri, Vergini e noi, insieme.