Rotondi: Terramia all’attacco sull’edilizia scolastica

20 Luglio 2017

Rotondi: Terramia all’attacco sull’edilizia scolastica

Riceviamo e Pubblichiamo dal Gruppo consiliare di Rotondi Terra Mia

“Soldi pubblici ci sono. il problema è la qualità della spesa. La spesa pubblica italiana è caratterizzata da fortissime inefficienze e, a fine filiera, è la qualità (scadente) delle opere pubbliche a darne conferma. Il Comune di Rotondi non fa eccezione. Abbiamo ripetutamente – atti alla mano – denunciato carenze progettuali e realizzative, con l’obiettivo però di migliorare il processo, non certo di collezionare uscite propagandistiche o generaliste. Come anticipato, abbiamo avuto l’incontro con il Responsabile UTC (ing. Lanzotti) su un elenco di priorità su cui, per la cronica inerzia ed inefficienza che connotano l’Amministrazione Russo, abbiamo anche coinvolto Istituzioni esterne a partire dalla Prefettura di Avellino fino addirittura all’Ispettorato per la Funzione Pubblica (della Presidenza del Consiglio). In un piccolo Comune ogni cura va ovviamente posta nella spesa per l’edilizia scolastica: approssimazioni o finzioni sono da escludere per ovvi motivi. Oggi la scuola “G. Pascoli” è un cantiere (ancora una volta) e leggendo la pletora di carte progettuali e non ci siamo fatti l’idea che fino a ieri la situazione statica era a rischio e la sicurezza fosse un tema disatteso con preciso riferimento all’impianto antincendio e all’ascensore (l’abbiamo visto, è un simulacro non funzionante e nessuno ci ha saputo dire se ha mai funzionato, fulgido esempio di spreco di fondi pubblici e negazione del servizio all’utenza). Dunque la “scuola capoluogo” è interessata da lavori (affidati) di adeguamento sismico e miglioramento energetico: acquisiti con non poco sforzo gli elaborati progettuali e analizzatili, abbiamo da subito segnalato all’UTC (e poi al Sindaco e in Consiglio e poi al Prefetto) l’inadeguatezza del progetto per la parte impiantistica (mancano grafici, relazioni e calcoli per la parte elettrica – termoidraulica- antincendio-ascensore-VSS). Il progetto migliorativo dell’Impresa che si è aggiudicato il lavoro, a proposito dell’Impianto Antincendio prevedeva la formula “messa a norma” con ciò affermando l’irregolarità della situazione attuale (bellamente ignorata da tutti i Soggetti Responsabili). Come sia possibile mettere a norma un impianto senza disporre del progetto di partenza è noto solo alla Commissione che ha assegnato la gara (e forse al RUP o al Responsabile dell’UTC): il progetto migliorativo dice infatti solo cosa occorre aggiungere /modificare rispetto all’esistente per giungere ad ottenere poi dai Vigili del Fuoco le prescritte autorizzazioni. Ma se non ho messo su carta “l’esistente” è difficile che si possa parlare di messa a norma. Oggi ci auguriamo che il Direttore dei Lavori (sordo ad una nostra Nota) abbia definito come fare. Abbiamo poi ribadito (come anche segnalato da altri con Note formali agli atti) che il computo contiene voci valorizzate in maniera errata e a tratti duplicata da cui è possibile recuperare molte decine di migliaia di euro (con cui tentare di gestire il gap progettuale?). Abbiamo sottolineato che il tema non può essere ignorato e che la minoranza non lo avrebbe lasciato cadere. Abbiamo infine discusso di un esposto al Genio Civile e alla Procura della Repubblica di Avellino che pone in discussione alla radice la soluzione di adeguamento sismico prescelta (“il placcaggio con due lastre di cls – betoncino – armato con rete elettrosaldata disposte sulle superfici delle pareti una per ciascuna faccia, collegate tra loro con barre passanti”). Attendiamo chiarimenti formali su come UTC e DL intendano procedere, ma nel frattempo abbiamo anche noi sollecitato il Genio Civile affinché sull’argomento sia massimamente attenta all’interesse pubblico di disporre di una scuola sicura e quindi ben progettata. Ampie assicurazioni ci ha dato il responsabile UTC; ovviamente aspettiamo la prova dei fatti, ma senza fermare la nostra azione. Al Genio Civile abbiamo affidato una nostra sollecitazione affinché si ponga il massimo impegno sul tema, dal momento che è un obiettivo irrinunciabile avere sicurezza e funzionalità per l’edificio scolastico comunale. Anche considerato che la spesa è di tutto rispetto. Conclusione: la minoranza con l’analisi degli atti e la relazione con Uffici e Soggetti Istituzionali si pone con spirito di servizio verso la comunità, per una Politica di sviluppo che guardi in prospettiva rifuggendo il ritorno sul breve periodo. Propagandismi e speculazioni ci paiono fuori luogo, stante la delicatezza di questa e altre situazioni. Occorre tempo, ma siamo fiduciosi che i risultati verranno.”

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