Scuola: concorso straordinario per 24mila docenti

Redazione
Scuola: concorso straordinario per 24mila docenti

Scuola. Come riporta la pagina facebook dell’Uciim, è stato raggiunto l’accordo tra Miur e sindacati per bandire un concorso straordinario per docenti. Ci sarà una selezione all’ingresso e un test finale al termine dell’anno di prova.

Il Concorso sarà finalizzato alla stabilizzazione di 24mila insegnanti; il bando, come dichiarato recentemente dal Ministro dell’Istruzione – Lorenzo Fioramonti – potrebbe uscire già a novembre 2019.

Nessuna novità per i requisiti

L’accordo con i sindacati è stato raggiunto con l’introduzione di alcune novità importanti che vanno a modificare leggermente il prossimo concorso scuola da come era stato pensato originariamente. Non ci sono novità per i requisiti: come anticipato, infatti, potranno partecipare al concorso tutti gli insegnanti che hanno prestato 3 anni di servizio – nelle scuole secondarie statali – negli ultimi 8 anni (ai fini del riconoscimento dell’anno di servizio è necessario aver lavorato per almeno 180 giorni continuativi nel corso dell’anno scolastico).
A cambiare è la procedura di accesso al concorso, così come quella con la quale si chiuderà l’iter selettivo: l’accordo raggiunto, infatti, prevede sia una prova preselettiva che un esame finale.

Selezione all’ingresso e in uscita

È stato il Ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ad illustrare le novità del concorso scuola straordinario per la selezione di 24.000 docenti per la scuola secondaria di I e di II grado. Nel dettaglio, il neo Ministro ha confermato la presenza di una prova preselettiva per l’accesso al concorso: a differenza di quanto richiesto dai sindacati, quindi, la selezione iniziale non sarà solo in base ai titoli, ma anche al merito.
Oltre alla valutazione dei titoli e del servizio (quest’ultimo avrà comunque un peso importante ai fini della selezione), quindi, l’insegnante dovrà dimostrare le sue competenze anche tramite una prova computer based.
I docenti che risulteranno vincitori del concorso, prima della conferma definitiva in ruolo, dovranno seguire un periodo di prova della durata di un anno. Ed è proprio su questo aspetto che si colloca la seconda novità per il concorso scuola: il Miur ha stabilito che al termine di questo periodo ci sarà una seconda valutazione del docente, che dovrà dimostrare di aver conseguito le competenze necessarie.
Questa prova di esame – che consisterà in una simulazione di una lezione – si svolgerà di fronte al Comitato di valutazione a cui per l’occasione si aggiungerà anche un componente esterno.
Non sarà più necessario conseguire i 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche che la legge sulla Buona Scuola ha riconosciuto come fondamentali ai fini della partecipazione ai successivi concorsi scuola.
Tuttavia è bene specificare che ai docenti vincitori del concorso verrà chiesto di acquisirli nel corso dell’anno di prova.

Maria Luisa Landi