Cervinara: al De Sanctis si presenta il libro di Perone su don Riboldi

Redazione
Cervinara: al De Sanctis si presenta il libro di Perone su don Riboldi
Cervinara: al De Sanctis si presenta il libro di Perone su don Riboldi

Cervinara: al De Sanctis si presenta il libro di Perone su don Riboldi. Il ricordo di Don Antonio Riboldi, il primo a marciare nel 1982 alla testa degli studenti, contro la camorra, nove anni prima dell’omicidio di Don Peppe Diana che distribuì a Casal di Principe un estratto della lettera della Conferenza episcopale campana “Per amore del mio popolo non tacerò” voluta dal vescovo di Acerra .

L’occasione, a tre giorni dalla giornata delle memoria delle vittime di mafia, per discutere di quanto è stato fatto e soprattutto quanto resta da fare nella lotta contro le cosche e la violenza, a partire dal libro “Don Riboldi 1923-2023 il coraggio tradito” di Pietro Perone, prefazione di mons. Antonio Di Donna, successore di Don Riboldi e presidente della Conferenza episcopale campana. 

Venerdì 24 marzo istituto omnicomprensivo F. de Sanctis via A. Moro CERVINARA (AV) ore 10,30 

Saluti Prof. Antonia Marro Dirigente dell’istituto de Sanctis e Avv. Caterina Lengua Sindaco di Cervinara. Dialogano con l’autore On. Franco Bianco Generale, Vice-Presidente AREC (Associazione ex Consiglieri Regionali) Dolores Perrotta Assessore alla Cultura del Comune di Cervinara Avv. Fatima Cillo Delegata del sindaco alla P. Istruzione Don Renato Trapani Coordinatore Parroci di Cervinara.

Nel centenario della nascita e a 40 anni dalla prima rivolta anticamorra, vescovi, parroci, magistrati e uomini delle istituzioni stanno ricordando in queste settimane la figura di un eroe della Chiesa e non solo.

Ignorati i nomi degli eroi

Il libro pone infatti un inquietante interrogativo: come è stato possibile che sia caduta nell’oblio quella stagione di grande speranza, oggi che i giovani conoscono i personaggi di Gomorra, i nomi di mafiosi e camorristi, ma ignorano chi sia stato Don Riboldi e finanche un martire come Don Diana. E’ questo il risultato di un questionario distribuito lo scorso anno nelle scuole del Napoletano che ha tristemente confermato una pericolosa rimozione della memoria, oggi che la violenza minorile è l’emergenza delle emergenze.