Francesco De Mizio poteva essere salvato?

14 Giugno 2021

Francesco De Mizio poteva essere salvato?

Francesco De Mizio poteva essere salvato? Questo è l’epilogo di una triste storia iniziata con un contagio covid. Chi mai si sarebbe aspettato che avrebbe perso la vita un uomo giovane, un marito esemplare e un padre premuroso? Con le lacrime agli occhi rivivo gli ultimi momenti condivisi in allegria e spensieratezza.

Il modo scherzoso di vivere la vita

Sarà dura dover accettare la sua mancanza, non ci sarà giorno in cui noi tutti non penseremo a lui e al suo modo scherzoso di vivere la vita. Un’intera famiglia piange la tua prematura scomparsa ma, ti prometto, Francesco che mai ti dimenticheremo.

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Voglio dirti solo che la morte ti ha potuto sottrarre ai nostri occhi ma mai ti porterà via dai nostri cuori. Veglia su tua moglie dalle la forza di crescere i tuoi figli, sapendo che la tua mano è sempre sulla sua spalla. Guida i tuoi ragazzi, fa che mai si sentano soli e affiancali nel cammino della loro vita.

Un ultima cosa ti chiedo, fa che si smuovano le coscienze, che ciò che è successo a te non capiti più a nessuno! Ti abbraccio forte, il nostro non è un addio, un giorno ci rincontreremo.

Con queste parole la signora Maria Iuliucci ricorda il cognato Francesco De Mizio di Montesarchio che il covid ha portato via a soli 42 anni. Parole tristi, amare ma anche piene di rabbia.

Smuovere le coscienze

La signora non intende certo fare polemica in un momento come questo di estremo dolore. Ma l’appello a smuovere le coscienze ha una matrice ben precisa e si riferisce all’assistenza territoriale ai malati covid.

Già in altre occasioni abbiamo denunciato la quasi totale assenza di cure verso queste persone. Sino a quando non si rende necessario il ricovero in ospedale. La medicina del territorio deve essere completamente rivista.

I medici della Valle Caudina

I medici non possono diventare una sorta di impiegati, utili solo alla compilazione delle ricette. Montesarchio ed anche Rotondi hanno registrato l’azione di medici, come Di Somma e Russo, che hanno onorato il giuramento di Ippocrate.

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