Montesarchio: consiglio comunale sull’ambiente

Redazione
Montesarchio: consiglio comunale sull’ambiente

I problemi per il risanamento delle discariche di Tora Badia e di Tre Ponti restano. Così, come quelli dell’inquinamento del torrente Tesa e del fiume Isclero. Ma, per la qualità del terreno, Montesarchio merita la medaglia d’oro. Una medaglia che è stata virtualmente assegnata al centro caudino dal vice direttore del dipartimento di Agraria dell’università di Portici, il professore Giancarlo Barbieri. Il docente universitario ha condotto, su mandato della giunta Damiano, un accurato screening del terreno. Lo ha fatto a seguito delle sollecitazione arrivata dal forum dei giovani. I ragazzi erano preoccupati per una serie di fattori, non ultime le parole del pentito Schiavone. E così nel novembre dello scorso anno avevano chiesto un intervento chiarificatore da parte dell’esecutivo. La giunta ha raccolto le istanze ed ha commissionato alla facoltà di agraria e all’Arpac provinciale, una serie di analisi del terreno, dell’aria e dell’acqua. Del resto, con la salute dei cittadini non si può per nulla scherzare. Lo scorso due di settembre, sempre i ragazzi del forum hanno richiesto la convocazione di un consiglio comunale straordinario ed aperto proprio per discutere di questi argomenti. La richiesta è stata subito accolta dalla presidente dell’assise, Pina Crisci, e questa mattina si è svolto il consiglio, al quale hanno preso parte il professore Barbieri e Pietro Mainolfi, direttore dell’Arpac della provincia di Benevento. I dati,oltre ad essere confortanti, spingono anche ad una riflessione, La qualità del terreno ha fatto dire al docente universitario che è come se la Campania Felix si fosse spostata dalle nostre parti. La qualità dell’ambiente, quindi, deve essere assolutamente difesa. Da qui l’iniziativa che il sindaco Damiano intende portare all’interno della Unione dei comuni della Città Caudina dei servizi. Creare un marchio per tutelare i prodotti caudini. Intanto, però, è aperta la vertenza con la giunta regionale per ottenere i fondi, circa otto milioni di euro, per risanare Tora Badia e cominciare, seriamente, il processo post mortem di Tre Ponti.

P.V.