Poeti del Sud, D’Amelio: Chiederò un incontro al ministro Giannini per modificare le indicazioni nazionali per i licei

Redazione
Poeti del Sud, D’Amelio: Chiederò un incontro al ministro Giannini per modificare le indicazioni nazionali per i licei
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“Nelle indicazioni nazionali per i licei ci sono 17 autori e nessuno è del Sud. Chiederò un incontro con Ministro Giannini per cambiare quelle disposizioni”. E’ quanto ha affermato la Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Rosa D’Amelio, intervenendo, ieri, alla presentazione del libro di Paolo Saggese, “Rocco e i suoi fratelli”.
“Il Consiglio regionale ha approvato una Mozione con la quale si chiedeva al Ministero di modificare il documento. Fui io a presentarla – ricorda D’Amelio – ; chiederò al Ministro che cosa intende fare sulla materia e quali provvedimento intende adottare. É con rammarico che siamo ancora in attesa di sapere cosa succederà – aggiunge – ed è assurdo che ci siano solo poeti del Centro-Nord. Mi sembra una discriminazione culturale. Mi auguro che questo libro possa essere utile a far sì che il Governo corregga quello che è un grave errore e divide il Paese in due”.  L’iniziativa di promozione del libro “Rocco e i suoi fratelli”, la cui distribuzione è gratuita è, per Lucia Fortini, assessore regionale all’Istruzione, “importante per recuperare la cultura del Mezzogiorno. Libri come questo – evidenzia – non solo possono sensibilizzare, ma anche aiutare a ricostruire la nostra storia”.
Il libro, edito dal Parco Letterario Francesco De Sanctis, che da anni si batte per l’inserimento dei poeti del Sud nel documento del Ministero dell’Istruzione che contiene le indicazioni nazionali per i licei, è stato presentato dal suo autore: “nell’elenco del Ministero dell’Istruzione ci sono 17 autori ma nessuno è meridionale, mancano personaggi come Rocco Scotellaro, a cui è dedicato il titolo del mio libro, Leonardo Sciascia. Sia chiaro – aggiunge Saggese –  l’elenco non è obbligatorio perché i docenti non sono obbligati a scegliere tra quegli autori, ma le indicazioni potrebbero indurli a non inserirli nei loro programmi scolastici. In Parlamento ci sono sei interrogazioni sul tema e, nel febbraio del 2015, è stata approvata una risoluzione da tutti i partiti, fatta eccezione per la Lega Nord, che ne chiedeva la modifica”.