San Martino Valle Caudina: Clan Pagnozzi, assoluzione in Corte d’Appello per Davide Pisano

Redazione
San Martino Valle Caudina: Clan Pagnozzi, assoluzione in Corte d’Appello per Davide Pisano
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Oggi la Sesta Sezione Penale della Corte di Appello di Napoli, presieduta dal Dott. Fernando Giannelli, all’esito di una lunga camera di consiglio, accogliendo pienamente le argomentazioni difensive e le numerosissime questioni giuridiche sollevate, condividendo la tesi difensiva esposta dall’avvocato Giovanni Adamo, ha pronunciato sentenza di proscioglimento nei confronti di Pisano Davide, deliberando con la formula più ampia “perché il fatto non sussiste”.
L’imputato, noto pregiudicato di San Martino Valle Caudina, ritenuto dagli inquirenti esponente di rilievo della consorteria camorristica denominata clan Pagnozzi, era stato sottoposto a procedimento penale per la violazione di numerose prescrizioni derivanti dall’applicazione della misura di prevenzione con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. In particolare, l’accusa si fondava su frequentazioni con noti pregiudicati della zona, ritenuti tutti appartenenti al medesimo gruppo camorristico, mancata presentazione alla P.G., violazione dell’obbligo di portare con sé la carta precettiva.  Nel corso della sua arringa finale, la difesa ha dimostrato che l’accusa mossa al proprio assistito non aveva alcun presupposto di ordine giuridico, tenuto conto che la disciplina delle misure di prevenzione aveva avuto un’evoluzione giurisprudenziale, ragion cui ha fatto riferimento ad una pluralità di decisioni sconfessano la richiesta di condanna ad anni 1 e mesi 8 di reclusione formulata dal Procuratore Generale all’esito della sua requisitoria. L’avvocato Giovanni Adamo, manifestando il completo disappunto per la richiesta di condanna, ha fatto osservare alla Corte che, nel caso di specie, le violazioni delle prescrizioni derivanti dall’applicazione della misura di prevenzione, avrebbero potuto costituire solo un presupposto per poter giungere ad un eventuale aggravamento della misura. In precedenza il Pisano, alla luce della sua asserita pericolosità sociale era stato raggiunto da una richiesta di aggravamento   della libertà vigilata formulata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Penale di Avellino, rigettata integralmente dal Magistrato di Sorveglianza di Avellino all’esito della condivisione delle argomentazioni giuridiche esposte dal medesimo difensore. Ebbene, la difesa del Pisano, rappresentata in ogni processo penale dall’avvocato Giovanni Adamo, nel corso degli ultimi anni è riuscita ad ottenere una lunga serie di provvedimenti favorevoli per il proprio assistito, sgretolando tutte le gravi e pesanti accuse mosse dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Il primo provvedimento positivo ottenuto dalla difesa del Pisano fu l’immediata scarcerazione ottenuta in seguito all’annullamento da parte del Tribunale Distrettuale del Riesame di Napoli dell’ordinanza di custodia cautelare per i reati di usura e due episodi di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, in quanto con la sua condotta l’indagato avrebbe cercato di favorire il clan Pagnozzi, operante nella Valle Caudina. Successivamente, per questi fatti il Pisano decise di essere processato con le forme del rito abbreviato e venne assolto irrevocabilmente con sentenza passato in giudicato. Con il proscioglimento di oggi il Pisano chiude positivamente e definitivamente un’altra partita processuale che si trascinava dietro da più di 7 anni.
Dopo questa ulteriore vittoria processuale il Pisano non è più sottoposto ad ulteriore procedimento penale, non è sottoposto a nessuna misura di prevenzione o di sicurezza, per cui può vivere serenamente la sua vita con la consapevolezza di essere vero e proprio uomo libero.

Luca Raviele