San Martino Valle Caudina: Religione e tradizione

Redazione
San Martino Valle Caudina: Religione e tradizione

San Martino Valle Caudina. Un mantello tagliato a metà per proteggere dal freddo un mendicante semi nudo. Un gesto fatto, senza pensarci, ascoltando non le ragioni della mente ma quelle del cuore. Una generosità ripagata poi con ancora qualche giorno di estate. La storia di San Martino di Tours è quanto mai attuale, in un mondo che cerca di non guardare i mendicanti che incontra sulla sua strada. Non sapendo che proprio tra quelle persone ci potrebbe essere la sofferenza stessa di Gesù Cristo. San Martino è il santo patrono che da il nome all’omonimo piccolo centro della Valle Caudina. La devozione verso il santo qui è molto radicata, la si perpetua con fatti e non solo con parole e riti.
Quest’anno la ricorrenza sarà molto particolare. Domani, vigilia della festa, arriveranno nel piccolo centro caudino, il vescovo di Rieti ed il parroco ed il sindaco di Amatrice, per ricevere una somma che è stata raccolta per quel centro, simbolo del terremoto del 24 di agosto. Sono oltre ottomila euro e vi hanno contribuito tutti, ad iniziare dagli amministratori comunali. Poi, il giorno del patrono, si perpetuerà la bellissima tradizione del cicatiello. Le signore della parrocchia prepareranno questa pasta che viene mangiata proprio il giorno del santo, con un suntuoso ragù di maiale e non solo. E’ una bella tradizione perchè, proprio quel giorno, in onore del santo che tagliò in due il mantello per dar riparo ad un mendicante, quel piatto caldo veniva offerto a chi ne aveva bisogno. Una tradizione che non può essere dimenticata e, proprio, per questo, a sera, i cicatielli verranno offerti a tutto il paese e a chiunque visiterà San Martino Valle Caudina. (Immagine da web).