Valle Caudina, 118: non si può morire per un ricovero

Il Caudino
Valle Caudina, 118: non si può morire per un ricovero

Cervinara. Tutti presenti i quattro sindaci della Valle Caudina irpina alla riunione che si è tenuta, ieri sera, nei locali del nostro giornale del comitato costituito per la vicenda dei ricoveri del 118. La questione è nota: a causa di una decisione cervellotica, i pazienti di Rotondi, Cervinara, San Martino Valle Caudina e Roccabascerana, nel malaugurato caso di trasporto in ospedale i codici cosiddetti gialli (ossia, pazienti non in pericolo di vita) devono essere trasportati presso il pronto soccorso dell’ospedale di Avellino, mentre quello più  vicino è quello di Benevento.
Tutti sanno, però, che i codici gialli possono diventare rossi: durante il tragitto si possono aggravare.  In buona sostanza, in Valle Caudina, è facile morire a bordo di un’ambulanza. Contro tutto questo, si è costituito il comitato che si sta allargando sempre di più. Indicativa la presenza dei sindaci, che sono i massimi responsabili della salute dei cittadini. Ma, insieme a loro, ci sono le associazioni di volontariato, i medici di base, tutti coinvolti, professionisti ed esponenti della società civile.  L’incontro di ieri sera è stato importante per calibrare le varie forme di lotta da mettere in campo. I sindaci, dal canto loro, si impegnano a fare pressione dal punto di vista istituzionale. Il comitato, invece, metterà in atto una raccolta di firme e darà vita ad una vera e propria campagna di sensibilizzazione. In buona sostanza, i cittadini dei questi quattro comuni non hanno un uguale diritto alla salute che viene sancito dalla costituzione e dalla legge regionale. La ratio dell’emergenza è trasportare il paziente nel luogo di cura più vicino per salvare la vita del paziente.