Cervinara. Gli alberi d’Aprile

Redazione
Cervinara. Gli alberi d’Aprile

In gioventù si era cimentato con la poesia. Poi, per più di trenta anni, si era fermato. Il sacro fuoco, però, era continuato ad ardere. Sino a quando ha deciso di rimettere su carta quelle sue personali osservazioni sulla vita, sulla natura, sugli affetti, sull’amore e sulla morte. Ma c’è voluto ancora molto tempo e tanto pressing da parte degli amici per convincerlo a pubblicare i suoi versi perchè, Pasquale Ricci, comandate dei vigili urbani di Cervinara, è persona schiva, riservata non fa mai niente per mettersi in mostra. Si dedica al lavoro e alla famiglia e come hobby ha le lunghe passeggiate nella natura. Probabilmente, proprio osservando montagne e campagne, durante tutto l’arco dell’anno, con il sole e la pioggia, con la brina della mattina e sotto violenti temporali ha affinato una particolare sensibilità che riporta nei suoi versi. Non solo è un profondo osservatore delle cose umane e, attraverso le sue poesie, si continua a porre delle domande che sono filosofiche e religiose. La sua prima raccolta di poesie si intitola Gli alberi di Aprile e sarà presentata, mercoledì 21 di ottobre presso il Palacaudium a Cervinara, alle ore 17,00. Ci sarà un parterre di eccezioni per discutere dei suoi versi. Dopo i saluti istituzionali ne parleranno don Lorenzo Varrecchia, il preside Franco Martino, il direttore della nostra testata, Alfredo Marro e monsignor Pasquale Maria Mainolfi. L’incasso del libro, illustrato dal professore Tommaso Loia Saggese, sarà devoluto alla mensa della Protezione Civile.

P. V.